STATALE: PROGRESSIONI VERTICALI... UNA LOTTERIA !

In allegato la lettera successiva a questo comunicato

Milano -

Passaggi di categoria .. una ingiusta lotteria !

 

Con l’approvazione dei posti per i passaggi di categoria i lavoratori vedono confermati i loro timori: non vi ritrovano né trasparenza né equità. E lo confermano proteste e lamentele si levano dai posti di lavoro

Se poi aggiungiamo che l’Amministrazione si è riservata la destinazione di 12 dei 94 posti per “esigenze future” sottraendo così 12 posti ai lavoratori che dal 2006 stavano aspettando questi passaggi, possiamo ben capire le proteste e lamentele.

Non vogliamo però entrare qui nel merito delle singole scelte, preferiamo concentrare le nostre critiche al metodo adottata da questa Amministrazione.

Com'è noto, l’individuazione dei posti da mettere a concorso riservato per le promozioni è sollecitata ai responsabili di struttura per poi essere vagliate alla luce della pianta organica (quest’ultimo passaggio non ha trovato questa volta pieno riscontro per ammissione della stessa Amministrazione…….sic!!!).

Chiedere ai responsabili avrebbe un senso se si trattasse di un riconoscimento di mansioni superiori (anche se con modalità contorte e inique come il concorso riservato) per verificare le mansioni svolte ma qui si chiede ai responsabili di dire se ci sono professionalità da “premiare” ……

Non si tratta nemmeno di una chance che viene data ai lavoratori che hanno maturato, con l’esperienza e il lavoro, il diritto ad aspirare alla categoria superiore. Troppo spesso, per regolamento oltre che per prassi, infatti nelle scelte l’esperienza deve cedere il passo ai titoli di carta ! E tra questi a quei titoli formativi che l’Amministrazione garantisce discrezionalmente ad alcuni ma a non tutti .

Non conta paradossalmente nemmeno che si svolga attività “promuovibili” perché la “promuovibilità” viene riconosciuta ad alcuni e non a tutti quelli che svolgono quelle attività. E poi ci sono in giro da qualche tempo  “spostamenti strategici” di posto e soprattutto modifiche di ruoli continue…

In questo modo, valutazioni dei responsabili, formazione ad personam, e spostamenti strategici concorrono a predeterminare di fatto chi potrà essere promosso e chi no ! Per sovrapprezzo poi,  gran parte dei  promuobivili/promossi sono sempre nelle categorie più alte !

Che non si tratti di un banale imbroglio ma di una “scelta strategica” lo dice la stessa Amministrazione quando si propone di “premiare i meritevoli” e quelle “capacità professionali che maturano nei posti di lavoro”,  come se le norme contrattuali si potessero applicare ad alcuni si ed ad altri no su criteri di merito e non sulla base delle attività svolte, delle competenze richieste, delle responsabilità connesse!

Insomma è l’intero sistema che è sbagliato perché favorisce la discrezionalità e i concorsi riservati “targati” con nome e cognome che i lavoratori lamentano!

E’tempo di legare le promozioni a qualcosa di più oggettivo che non le discrezionali ed episodiche valutazioni dei responsabili e le scremature (in linea o extra-pianta organica) che l’Amministrazione predispone e spadella sui tavoli delle commissioni del CdA !

E allora:

ü      Dov’è finito il ventilato progetto di riqualificazione e ricollocazione professionale dei lavoratori della categoria B ? 

ü      Dove sono i progetti di revisione e ricollocazione professionale dei lavoratori C che a seguito delle trasformazioni dei processi lavorativi si trovano ad assumere maggiori responsabilità e a garantire maggiori competenze ?

Ecco perché ci uniamo ai lavoratori che protestano per le scelte che l’Amministrazione ha fatto: continuare a gestire così le procedure per i passaggi di categoria è inaccettabile !

Cosa fare ?  Proviamo a elencare qualche proposta sindacale, augurandoci che la questione possa essere ancora ricondotta a un problema sindacale:

ü      programmazione dei passaggi di categoria sulla base di progetti di riqualificazione e/o riconoscimento professionale per tutto le categorie, e non solo per le qualifiche medio-alte,  in adeguamento alle trasformazioni dei processi lavorativi e delle esigenze del servizio

ü      bandi annuali di passaggi di categoria per area e categoria  e profilo professionale sulla base del principio “parità di categoria a parità di mansioni”, garantendo così che le promozioni non siano riserva di caccia per pochi eletti ma principio di organizzazione del lavoro e limite a ogni possibile discrezionalità

ü      graduatorie aperte degli idonei per ridurre la spesa e dare certezza a quanti sono costretti - per motivi di bilancio - ad aspettare

ü      rivedere il regolamento per le progressioni rivalutando l‘anzianità di servizio e con essa l’esperienza

ü      aprire alla mobilità interna per tutti i lavoratori e non solo per alcuni

ü      riconoscere la differenza stipendiale a chi viene chiamato temporaneamente a fare mansioni superiori

Apriamo con queste proposte il dibattito tra i lavoratori e tra le rappresentanze sindacali, ricordando a tutti che nella piattaforma unitaria erano richieste modifiche al regolamento per le progressioni.