DIFENDERE L'UNIVERSITA' PUBBLICA E' UN DOVERE CIVILE: SOLIDARIETA' AGLI STUDENTI CARICATI DALLA POLIZIA

Milano -

DIFENDERE L’UNIVERSITA’ PUBBLICA E’ UN DOVERE CIVILE: SOLIDARIETA’ AGLI STUDENTI CARICATI DALLA POLIZIA

Ieri è stata una giornata nazionale di protesta contro i provvedimenti adottati dal governo contro la Scuola e l’Università Pubblica. Nella Statale di Milano un’assemblea con oltre 2000 studenti, lavoratori tecnico-amministrativi e docenti ha discusso a lungo dei contenuti devastanti della legge 133, smascherando chi (il governo) chiama “riforma necessaria” la pura e semplice liquidazione dell’Università Pubblica e chi continua a illudersi e a illudere il Paese che si possa “dialogare” sui tagli e ad ignorare che dal 25 giugno l’Università Pubblica, con i gravissimi tagli programmati, è stata messa in liquidazione, pronta per essere “scalata” da qualche cordata per dar vita a Fondazioni di diritto privato.

L'Assemblea ha adottato una mozione con le richieste di abrogazione della legge 133/2008 e di costituzione di un coordinamento nazionale per le mobilitazioni, dandosi inoltre un nutrito calendario di iniziative d'informazione per rendere pubblica la protesta di studenti, lavoratori e docenti, i quali hanno finalmente ritrovato il senso della comune appartenenza alla “comunità accademica”.

Infine, gli Stati Generali hanno deciso di raggiungere in corteo la prefettura milanese, per informare il rappresentante del Governo Centrale delle determinazioni assunte e consegnargli il testo della mozione adottata. A guidare questo corteo, spontaneamente costituitosi, i lavoratori tecnico-amministrativi dell'Ateneo, i quali già dallo scorso mese di luglio stanno si stanno prodigando in mobilitazioni volte a denunciare e contrastare il tracollo programmato dell’Università Pubblica, iniziative sfociate, tra l'altro,  in una straordinaria partecipazione allo sciopero del sindacalismo di base del 17 ottobre scorso.

Giunti in piazza Duomo, tutti i partecipanti al corteo hanno avvertito un nervosismo particolare da parte delle forze dell’ordine, forse perché pressate  dai proclami del vicesindaco Decorato contro i cortei del 17 ottobre e contro qualunque corteo, forse perché  pare fosse presente in città l'attuale ministro degli interni, l'on. Maroni.

Nervosismo che, a quanto pare, sembra essere la vera e unica ragione della carica che sarebbe poi stata messa più tardi in atto contro gli studenti che si stanno battendo al fianco dei lavoratori contro lo smantellamento dell’Università Pubblica.

A tutti questi studenti, naturalmente,  va la nostra solidarietà, mentre a chi fomenta la violenza  e cerca irresponsabilmente lo scontro con falsità grossolane e palesi bugie contro questo grande movimento di persone e di coscienze, riserviamo la nostra più ferma condanna.

Questo non ci esime da un invito a tutti alla vigilanza: il governo, ormai a corto di argomenti, sta scegliendo di bollare la civile protesta dei lavoratori e studenti come “violenza”.

Ultima ora: Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 22 ott - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, respinge come 'falsita' della sinistra' le accuse rivolte al Governo e al ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini sui tagli alla scuola. Berlusconi nega i tagli al settore ma avverte nello stesso tempo, ribadendo il blocco del turn-over, che 'di fronte alla pletoricita' e' impossibile fare investimenti strutturali e didattici' e procedere ad aumenti degli stipendi. E ammonisce gli studenti che stanno occupando scuole e universita': non si tratta, osserva, di democrazia 'ma di violenza'. E annuncia la convocazione del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per impartirgli 'istruzioni dettagliate per evitare che questo possa succedere'.
 
Milano, 22 ottobre 2008                         RdB/CUB Pubblico Impiego – Università Lombardia