RAPPRESENTATIVITA' RdB: GIUSTIZIA E' FATTA !

RdB vince il ricorso contro l'ateneo bolognese per "attività antisindacale"

Bologna -

Il Giudice della Sezione Lavoro del Tribunale di Bologna, con sentenza del 13 Giugno 2006, “… ordina all’Università di Bologna Alma Mater Studiorum di consentire ai dipendenti di partecipare alle assemblee indette dal sindacato RdB Pubblico Impiego in orario di lavoro, con l’utilizzo del monte ore contrattualmente previsto a tal fine…”

E’ passato circa un anno da quando l’Ateneo di Bologna, nel momento in cui già circolava informalmente la notizia della raggiunta rappresentatività di RdB nel comparto Università, con un colpo di mano, negava le assemblee in orario di lavoro ad RdB.

Scelta che allora abbiamo giudicato antidemocratica e contraria ai diritti dei lavoratori, oltre che della stessa sigla sindacale. Lesiva di diritti fondamentali di espressione e di partecipazione dei lavoratori.

La valenza di questa sentenza va ben oltre il ripristino del diritto di assemblea e smentisce anche i capisaldi della “declinazione” normativa finora imposta sulla scorta dei dispositivi che le varie “Bassanini” e le successive “interpretazioni” ARAN, costantemente e progressivamente, fornivano all’Amministrazione dell’Università di Bologna, e non solo ad essa.

Rappresentatività di RdB P.I. Università.

Il Sindacato RdB P.I. - Settore Università -, sulla base della media ponderata dei voti ricevuti a livello nazionale alle elezioni RSU del 2004 e del numero di iscritti, risulta rappresentativo sul piano nazionale in quanto supera la percentuale del 5%.

Grazie a questa condizione RdB matura tutti i diritti spettanti, compresa la possibilità di indire assemblee in orario di lavoro.

Il diritto di assemblea.

Nelle pubbliche amministrazioni, la libertà e l’attività sindacale sono tutelate dallo Statuto dei Lavoratori che garantisce a questi ultimi il diritto di partecipare alle assemblee utilizzando, a propria scelta., il monte ore annuale finalizzato allo scopo.

Il ruolo dell’ARAN.

L’ARAN, Agenzia per la Rappresentanza Negoziale della Pubblica Amministrazione - una sorta di rappresentante di parte pubblica - ha, nella sua attività di verifica e interpretazione della normativa, una valenza dichiarativa e non costitutiva del diritto.

Ecco quindi che è stata fatta chiarezza sulle tante circolari ARAN che spesso vengono utilizzate dalle amministrazioni per sostenere le loro frottole.

Quelle note, a cui tante volte ricorrono, hanno lo stesso valore di una dichiarazione di intenti delle stesse amministrazioni.   L’ARAN  NON è un “soggetto terzo”, ma rappresentante di parte.

La sentenza di Bologna è una vittoria politica su più fronti.

Finalmente una sentenza dettata dal buon senso riconosce i diritti dei lavoratori ad organizzarsi ed a partecipare ad assemblee da soggetti sindacali da essi liberamente scelti e, contestualmente, inserisce un cuneo nella giungla di norme, circolari, “interpretazioni” e fantasiose declinazioni ed applicazioni varie tese a limitare le agibilità di RdB, il Sindacato “fuori dal coro”!