CONTRATTI PUBBLICI E FACCE DI BRONZO.....

Milano -

Contratti Pubblici e Facce di Bronzo.....

La FLC-Cgil, caso unico nella Cgil e nel sindacalismo confederale, ha dato via a una campagna pubblicitaria a sostegno dell'accordo sui 101 euro aprendo "punti di ascolto" per lavoratori (..sic!!!) per spiegare le conquiste dell'accordo sopraddetto. Altri confederali tacciono per pudore, altri per vergogna si dissociano.La Cgil della Conoscenza dimostra di conoscere molto poco la pratica sindacale, se non sa che accordi e contratti vanno sottoposti alla ratifica delle assemblee dei lavoratori ... altro che "punti di ascolto"..!!Allora ri-facciamo qualche chiarezza:1) l'accordo politico sul rinnovo dei contratti pubblici prevede, per i Ministeriali, 101 euro medi mensili, dai quali   si dovrà sottrarre una quota di circa 10 euro per la contrattazione integrativa. Per le altre categorie come l'Università, Enti Locali, ecc., gli "aumenti" sono notoriamente più ridotti...2) questi "aumenti" non potranno essere pagati prima del 2008, perché il governo - ammesso che non cambi idea o che nel frattempo .....non defunga ! - deve stanziare 600 milioni di euro nella Finanziaria 20083) dal 2008 i prossimi "aumenti", adesso biennali, diverranno "sperimentalmente" triennali. In pratica quelle miserie, che la FLCgil vanta di aver conquistato, saranno spalmate su tre anni anziché duePer l'Università la situazione che si prospetta è decisamente preoccupante . Non solo perché si arriva al rinnovo del contratto per ultimi e comunque con "aumenti" sono di una decina di euro medi in meno, ma soprattutto per la situazione disastrosa in cui si viene a trovare il sistema della Autonomie Universitarie, stretto tra i tagli governativi alla spesa del personale e le sconsiderate politiche di gestione delle risorse da parte delle autonomie stesse. Negli atenei già oggi si fatica a rinnovare contratti integrativi scaduti o addirittura vengono tagliati i salari d'ateneo già sottoscritti....Ad aggiungere ulteriori elementi di preoccupazione, governo e rettori giocano allo scaricabarile. Il primo ha scaricato sul F.F.O. (Fondo Finanziamento Ordinario) il pagamento degli aggiornamenti stipendiali, i secondi minacciano già di non pagare per mancanza di fondi mentre, da parte sua, il min. Mussi non è in grado di imporre al governo e a Padoa Schioppa un adeguato rifinanziamento delle Università, che dia segnali di discontinuità con le politiche dei tagli del governo precedente. In questo quadro, oscillante tra il drammatico ed il demenziale, l'iniziativa della FLCgil, così spudoratamente squilibrata a difesa di questo indegno accordo, non può che destare allarme e preoccupazione: qualcuno ha già venduto la pelle dell'orso universitario ...?  Non ci trovano impreparati ! Non trovano impreparati i lavoratori !

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