Venerdì 29 novembre - Taranto siamo noi.

Trieste -

USB – Unione Sindacale di Base ha proclamato, per l’intera giornata di venerdì 29 novembre ’19, lo SCIOPERO  GENERALE  NAZIONALE  a sostegno delle rivendicazioni delle famiglie, dei lavoratori e della comunità che vive e lavora a Taranto, dentro e fuori dell’ex ILVA.

USB ricorda che nel corso del 2015 l’allora Governo Renzi adottò l’ennesimo “salva Ilva” (di norme ad aziendam è piena la storia degli esecutivi succedutosi alla guida del Paese… Renzi non fu il primo, né l’ultimo) allo scopo di autorizzare l’uso dell’altoforno 2, sequestrato dalla magistratura per la morte di alcuni operai.

USB ricorda che nel 2018 la Corte Costituzionale dichiarò incostituzionale il suddetto decreto.

USB ricorda le motivazioni di quella sentenza:

“… il decreto privilegia in modo eccessivo l’interesse alla prosecuzione dell’attività produttiva, trascurando del tutto le esigenze di diritti costituzionalmente INVIOLABILI legati alla tutela della SALUTE e della VITA stessa”, diritti “cui deve ritenersi inscindibilmente connesso il diritto al lavoro in ambiente sicuro e non pericoloso…”.

USB ricorda che il 1° ottobre si è aperto al Tribunale di Taranto il processo a sette dirigenti ILVA imputati di OMICIDIO COLPOSO per la morte dell’operaio Alessandro Morricella, diventato una torcia umana dopo essere stato investito da una fiammata mista a ghisa liquida ed incandescente, morto dopo atroce agonia.

Alessandro Morricella aveva 35 anni, una moglie e due figli di 2 e 6 anni d’età e fa seguito ad una serie di morti dentro e fuori il vecchio e inadeguato complesso industriale. Morti che colpiscono tutti, lavoratori, famiglie che mai hanno lavorato in quell’industria, morti che hanno portato i pediatri a parlare di una sorta di infanticidio, tale è il numero dei tumori che colpiscono anche in età pediatrica.

Fuori dall’aula gli amici dell’operaio morto arso vivo hanno riassunto in uno striscione di sette parole gli ultimi anni di storia dell’Ilva:

“Giustizia per Alessandro Morricella, morto per decreto”.

Diritto al LAVORO, diritto alla SALUTE per tutte e tutti, diritto ad un lavoro in condizioni di SICUREZZA e RISPETTO della vita dei lavoratori e delle comunità che vive in quel territorio, TUTELA dell’AMBIENTE, LEGALITÀ, formano un tutto inscindibile.

Per questo TARANTO parla anche a noi.

TARANTO siamo noi.

Per questo invitiamo tutti allo sciopero di venerdì 29 novembre ’19, con manifestazione nazionale a TARANTO.

p. il coordinamento USB Università di Trieste

Ferdinando ZEBOCHIN

usb@ammunits.it