NO A SFILATE E LUSTRINI ALL'UNIVERSITA' MEDITERRANEA

Reggio Calabria -

 

Il 7 settembre, l’Università Mediterranea, alla presenza dei ministri Valeria Fedeli, Marco Minniti e della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università italiane), conferirà la laurea honoris causa al cardinale Gianfranco Ravasi. In un intervista apparsa su un quotidiano locale, il Magnifico Rettore ha definito questa occasione una opportunità di crescita economica e culturale, a beneficio del territorio reggino e di tutta la sua comunità universitaria (citando solo studenti e docenti).

Noi, al contrario del rettore, pensiamo che non sono queste le strade per far fare passi avanti nella crescita della nostra università e del nostro territorio.
Per i rettori e i ministri sarà la solita sfilata e la Mediterranea per un giorno avrà una pubblicità e una propaganda basata sul niente.

Il cardinale Ravasi sarà pur dotato di una cultura fuori dal comune, ma è sconosciuto al grande pubblico e quindi riteniamo che la laurea honoris causa non serva a lui, alla nostra Università, al territorio.
In una città come la nostra, dominata e soffocata dalla masso-‘ndrangheta, il vero evento – per una università statale aperta e laica, che ambisce a divenire un riferimento culturale e scientifico nel bacino mediterraneo – sarebbe stato il conferimento della laurea a Tiberio ed Enza Bentivoglio reggini onesti e liberi che hanno scelto di non piegare la testa alla ‘ndrangheta. Eppure, Tiberio ed Enza, simboli della lotta alla ‘ndrangheta cittadina, sono lasciati sempre più soli dalle istituzioni, dalle associazioni cittadine. Gli hanno voltato le spalle gran parte dei reggini che hanno paura di varcare la porta del loro negozio.

Noi vorremmo che la Mediterranea, almeno una volta, fosse al loro fianco. Magnifico Rettore, basta un piccolo gesto concreto: CARI ENZA E TIBERIO, RESISTETE! LA COMUNITÀ’ UNIVERSITARIA NON VI LASCERÀ SOLI, MAI!

Una chiara presa di posizione sarebbe sì, occasione ed opportunità di crescita culturale del territorio reggino e di tutta la Comunità universitaria. A chi giova che il nostro piccolo Ateneo di frontiera mostri inutili lustrini? Non sarebbe più sensato “promuovere la cultura della legalità”, così come sancito nei valori fondamentali dello Statuto dell’Università Mediterranea?

Pertanto, la RSU di ateneo e le OO.SS. USB PI e Confsal-SNALS nella qualità di sigle più rappresentative della Mediterranea, invitano il Personale Tecnico Amministrativo e Bibliotecario a non farsi sfruttare da un Rettore che continua a denigrarci, ma che non può fare a meno della professionalità e delle capacità organizzative del PTAB. Anzi, alla luce dell’ennesimo inqualificabile attacco del Rettore nei confronti di alcuni colleghi, invitiamo le istituzioni cittadine e la Comunità universitaria a boicottare l’inutile, pomposa e dispendiosa iniziativa che la nostra povera e subalterna Mediterranea è costretta a organizzare per il tornaconto personale di qualche personaggio.

p/la RSU di ateneo (Giuseppe Toscano – Pasquale Ligato)
p/le OO.SS. USB PI (Luciano Vasta) – CONFSAL SNALS-CISAPUNI (Giuseppe Pangallo)