15 NOVEMBRE: NOI ABBIAMO GIÀ DATO E NON INTENDIAMO DARE PIÙ!
NOI ABBIAMO GIÀ DATO E NON INTENDIAMO DARE PIÙ!
I lavoratori del settore pubblico, dopo aver pagato l’ingresso in Europa, stanno pagando la crisi finanziaria della “zona euro” ormai da anni.
In particolare i settori che dovrebbero essere centrali per lo sviluppo del Paese, Università e Ricerca, hanno subito dalle leggi Brunetta/Tremonti e dalla Riforma Gelmini attacchi durissimi tesi a colpire i lavoratori, i precari, gli studenti (futuri precari) e a trasformare gli Atenei e gli Enti di Ricerca in istituti privatizzati al servizio delle imprese.
La legge di stabilità, ultimo atto del Governo Berlusconi, attacca ancora i dipendenti pubblici, predisponendo i licenziamenti, e pone seriamente a rischio il diritto allo studio per migliaia di studenti aumentando le tasse universitarie.
IL GOVERNO MONTI SI PREPARA A VARARE UNA NUOVA MANOVRA DI OLTRE 25 MLD CHE CONTERRÀ NUOVI ATTACCHI CONTRO I DIPENDENTI PUBBLICI
L’obbiettivo della UE, di cui Monti è diretta emanazione, è quello di trasformare nel profondo il nostro Paese cancellando i diritti, riducendo le garanzie, eliminando lo Stato Sociale. Vogliono un Paese che garantisca sempre di più i più ricchi a danno dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, dei ceti più deboli.
l’abolizione della pensione di anzianità;
la privatizzazione dei servizi;
la vendita delle aziende strategiche;
la mobilità, la cassa integrazione ed il licenziamento per i pubblici dipendenti;
il pareggio di bilancio in costituzione;
applicazione della riforma Brunetta.
QUESTO È QUELLO CHE VUOLE L’UNIONE EUROPEA
QUESTO È QUELLO CHE SI PREPARA A FARE IL GOVERNO MONTI
Nella società che ci stanno preparando non serve una Ricerca libera ed indipendente, non serve un sistema universitario che garantisca accesso a tutti, non servono atenei che diffondano sapere. Serve invece un sistema Università e Ricerca al servizio delle imprese e che sforni nuovi precari ricattabili, senza diritti e con salari ridicoli.
Con CGIL CISL e UIL pronte a collaborare non resta che il sindacalismo di base e conflittuale a difendere i diritti dei lavoratori, dei precari e di tutti coloro che nel disegno dell’Unione Europea sono destinati sempre e solo a pagare.
LAVORATORI STABILI, PRECARI E STUDENTI UNITI
CONTRO I DIKTAT DELL’UNIONE EUROPEA
PER UNA RICERCA E UN’UNIVERSITÀ
PUBBLICHE LIBERE ED INDIPENDENTI
USB Università USI/RdB Ricerca