20 MARZO A BOLOGNA: E SCIOPERO SIA !!
Sono anni che l’Amministrazione nega diritti ai lavoratori dell’ateneo bolognese, non assume personale malgrado le risorse siano disponibili, continua a massacrare i lavoratori utilizzando interpretazioni restrittive dei diritti - almeno quei pochi ancora garantiti.
Oggi si permette anche di negare il pagamento di quanto già contrattato per il 2006!
Chiede ai sindacati di essere “buoni” e di capire che la Legge Finanziaria deve essere applicata, e chiede di sedersi al tavolo per tagliare le risorse e riportarle al livello del 2004. Nel 2004 i lavoratori hanno difeso il raddoppio della produttività e la sua distribuzione a pioggia con iniziative forti in orario di assemblea. Già allora eravamo consapevoli che il raddoppio del fondo, che oggi ci garantisce i 100 euro lordi al mese, non erano certo le risorse adeguate per ripristinare un potere di acquisto decente.
Ora non possiamo accettare che tali risorse vengano tagliate! Gli escamotage tecnici per applicare la Finanziaria senza togliere nulla ai lavoratori esistono. Il bilancio dell’ateneo di Bologna è ancora florido e lo dimostrano le tante assunzioni di personale docente.
Se l’Amministrazione vuole tagliare è solo per una consapevole scelta politica!
Le parti sindacali davvero responsabili non possono farsi complici di questo scempio.
Non possono continuare ad accettare i diktat sempre più pesanti dell’Amministrazione.
Di fronte a tale sfrontatezza non resta che SCIOPERARE per:
Ø il mantenimento del trattamento economico già definito nel contratto integrativo per il personale tecnico amministrativo (100 euro mensili lordi);
Ø la valorizzazione del personale tecnico amministrativo attraverso percorsi formativi e di carriera trasparenti e rispettosi della dignità dei lavoratori (modifica del regolamento sulle progressioni e utilizzo delle graduatorie fino a esaurimento);
Ø la programmazione e assunzione di personale tecnico amministrativo attraverso il finanziamento di nuovi posti di lavoro, a tutt’oggi ancora possibili, e apertura di un tavolo per definire un piano di stabilizzazione del personale precario;
Ø il diritto di assemblea in orario di lavoro per RdB, primo sindacato aziendale, e ripristino di rapporti sindacali ispirati ad un principio di democrazia.
Molti colleghi hanno chiesto lo sciopero ad oltranza ed iniziative forti per obbligare l’Amministrazione a cedere.. Altri lavoratori hanno chiesto di procedere con iniziative meno onerose per i colleghi ma efficaci.
Purtroppo la normativa sullo sciopero non permette scioperi ad oltranza, ma obbliga a tempi e modalità definite. Avremmo preferito indire iniziative come quelle del 2004, forti ma in orario di lavoro.
Ci hanno negato le assemblee e quindi non è ancora possibile!
La mobilitazione ha pagato in passato e se la mobilitazione è forte ci riusciremo anche questa volta!
A CGIL, CISL e UIL chiediamo di aderire allo SCIOPERO
e di rifiutarsi di sedere al tavolo per tagliare le risorse al personale.
Nessuno dovrebbe essere complice di un’Amministrazione che specula sulla Legge Finanziaria per ottenere quanto le lotte dei lavoratori fino ad ora non le hanno consentito: ridurre la produttività e l’indennità mensile. SIAMO GIA’ TROPPO POVERI: 20 MARZO SCIOPERO!
Bologna, 14.03.06 RdB/CUB Università – Ateneo di Bologna