Dallo stato sociale allo stato di guerra: 20 giugno è SCIOPERO GENERALE, 21 giugno MANIFESTAZIONE NAZIONALE
A dispetto della opprimente cappa di retorica su eccellenza e merito, innovazione e qualità, l’Università italiana si trova oggi al centro di una rinnovata turbolenza finanziaria tanto da minacciare la stessa tenuta complessiva del sistema.
Dal tema del cronico sottofinanziamento del sistema alla dilagante condizione di precarietà del mondo della ricerca, passando per la sempre più difficile tenuta salariale del personale tecnico amministrativo e bibliotecario, fino alla indecente condizione lavorativa del personale dei servizi esternalizzati.
L’accelerazione dei processi di crisi ha ulteriormente inasprito antichi problemi e consolidato tendenze in atto da tempo.
La pulsione alla mobilitazione degli apparati produttivi in funzione bellica implica pesanti ripercussioni sulla spesa sociale e sui salari.
I soldi non ci sono per la spesa sociale: sanità, istruzione, ricerca, stabilizzazioni, aumenti salariali e pensioni, mentre ci sono per la spesa degli armamenti per cui è possibile andare in deroga al patto di stabilità.
Continueremo a non avere una visita medica in tempi brevi, ma avremo carri armati di ultima generazione!
Come USB abbiamo sempre sostenuto che i soldi c’erano, mancava la volontà politica: ora ne abbiamo la dimostrazione.
Non eravamo noi ideologici e non connessi con la realtà economica e produttiva, erano loro che portavano avanti politiche neoliberiste speculative a vantaggio di pochi e a danno del resto dei cittadini e cittadine, spacciandosi da politici ed economisti illuminati e competenti.
In questo momento storico che ci vede in piena economia di guerra, le università devono con forza dirigere la propria ricerca a beneficio dei cittadini e cittadine mantenendo ferma la bussola sui propri principi di eticità, respingendo al mittente finanziamenti economici per ricerca con possibile utilizzo in campo bellico.
Il 20 giugno 2025 per l’intera giornata USB chiama tutti i lavoratori e le lavoratrici del privato e del pubblico ad uno sciopero generale
- contro la guerra e la logica del riarmo
- contro i tagli alla spesa pubblica per università e ricerca;
- per la difesa del salario e rinnovi contrattuali in linea con i tassi di inflazione reale;
- per la stabilizzazione dei precari;
- per l’incremento delle risorse al sistema universitario pubblico.
Invitiamo tutti e tutte alla manifestazione a cui ha aderito USB : appuntamento a Roma il 21 giugno a piazza Vittorio ore 14.00 contro guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo.
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Per capire le ragioni dello sciopero e della manifestazione:
Il 20 giugno scioperiamo contro la guerra, contro il riarmo, per il salario e contro l’economia di guerra
Un evento di approfondimento:
Chi lavora può fermare la produzione della guerra:
"Il lavoro ripudia la guerra", iniziativa a Roma 19 giugno 2025, Aula 304,
Facoltà Di Giurisprudenza, Università Sapienza
È possibile partecipare sia in presenza che online al seguente link: m.youtube.com/watch