FIRME PER LA SCALA MOBILE: QUALCOSA SI MUOVE ANCHE NELLA POLITICA
vi riportiamo un articolo de la Repubblica del 6 settembre
“TORNIAMO ALLA SCALA MOBILE”
Roma. Torna la scala mobile, per ora solo sulla carta. Manuela Palermi, presidente del gruppo Verdi-Pdci del Senato, ha annunciato la presentazione di un disegno di legge i cui punti salienti saranno presentati come emendamenti alla Finanziaria.
“E’ necessario- ha spiegato Palermi – uno strumento che garantisca e tuteli i salari rispetto al carovita” perché “i lavoratori dipendenti del nostro paese sono poveri”.
Quel che adeguava automaticamente i salari all’inflazione venne attenuato con un decreto legge del primo governo a guida socialista. Premier, Bettino Craxi. Era il 1994 giorno di S. Valentino quando Cisl-Uil raggiunsero l’accordo con il governo che metteva fine all’adeguamento automatico dei salarti all’inflazione, che all’epoca era a due cifre. Lo scontro sulla scala mobile si portò via anche l’unità sindacale. La Cgil di Luciano Lama rifiutò l’accordo. Il PCI nel ’85 promosse un referendum, ma fu sconfitto.
L'eliminazione definitiva della scala mobile arrivò poi con l'Accordo del luglio 1993.