GRANDE SUCCESSO DELLO SCIOPERO DEL 17 OTTOBRE NEGLI ATENEI

Roma -

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LO SCIOPERO 17 OTTOBRE DEL SINDACALISMO DI BASE NELLE UNIVERSITA'

17 ottobre: grande riuscita dello sciopero generale indetto dai sindacati di base italiani (CUB, Cobas, SdL) per dare uno stop alla devastazione dei diritti dei lavoratori e dello stato sociale e rilanciare la lotta per il salario, la sicurezza sul lavoro, contro la precarietà e per la democrazia sindacale. A Roma in manifestazione mezzo milione di lavoratori.

Folte e combattive le delegazioni dei lavoratori della Scuola, Università e Ricerca messi in liquidazione dai tagli e dalla costituzione di Fondazioni previste dalla Legge 133 (ex DL Brunetta). Negli Atenei lo sciopero gestito da RdB/CUB Università registra una percentuale di astensioni mai vista prima e molto al di là del consenso registrato in questi anni da RdB Università. Punte di adesioni del 60% si registrano negli atenei lombardi, ma anche ottimi risultati si registrano in Piemonte, in Toscana, nella Marche, in Veneto, in Lazio, in Calabria ecc. ecc.

Lo sciopero generale è stato anche l'unica occasione di mobilitazione e protesta per tanti iscritti e attivisti confederali (a Milano la Cgil della Statale ha aderito allo sciopero del 17 ottobre) che da tempo invocano dai loro vertici una mobilitazione per imporre al governo un radicale cambio di rotta sulle questioni del lavoro e dello stato sociale. Lo sciopero generale del 17 ottobre è stata anche l'occasione che ha permesso al movimento studentesco in lotta contro i decreti Gelmini e la legge 133 di generalizzarsi come dimostrano le manifestazioni studentesche quotidiane che da allora invandono le piazze del Paese.

Non è un caso che solo quando si è capito che lo sciopero e la manifestazione dei sindacati di base del 17 ottobre sarebbe stato un successo i vertici confederali hanno sciolto le loro "remore" sull'opportunità di una iniziativa sindacale contro l'operato del governo (sic !) ma lo hanno fatto, ancora una volta, promuovendo scioperi settoriali e tardivi ..evitando accuratamente di mettere in pista la mobilitazione generale di tutti i lavoratori e del Paese !

Sapevamo che i vertici confederali non hanno alcuna disponibilità a battersi per il salario e la tutela del potere d'acquisto dei salari (a partire dalla scala mobile), contro la precarietà, per la sicurezza sul lavoro, per la difesa del Contratto Nazionale, ecc. ecc. come dimostra la trattativa in corso sulla "riforma dei contratti" oggi sappiamo e ce lo confermano loro stessi che nemmeno lo smantellamento dei servizi sociali essenziali che il governo sta portando avanti  a colpi di decreti legge sta in cima alle preoccupazioni dei vertici confederali come testimonia l'abbandono alle singole categorie della tutela dei servizi sociali essenziali messi in liquidazione dal governo (vedi lo sciopero della scuola, università,  ecc.).

Ciò è tanto più grave in quanto in clima di recessione il governo vara provvedimenti, a colpi di decreti legge e di fiducia parlamentare, che saccheggiano salari e posti di lavoro e mette in liquidazione servizi sociali essenziali per lavoratori pubblici e privati, statali o metalmeccanici, pensionati, precari per finanziare banchieri, finanzieri, industriali !

Ecco perché manteniamo le nostre riserve sugli obiettivi veri di Cgil-Cisl-Uil nell'annunciare con tanta enfasi gli scioperi settoriali prossimi venturi (Scuola, Pubblico Impiego, Università)  alla vigilia dello Sciopero Generale del Sindacalismo di Base del 17 ottobre  !