I RETTORI: SI SALVI CHI PUO' ! LAVORATORI, PRECARI E STUDENTI: NOI LA VOSTRA CRISI NON LA PAGHIAMO !

Roma -

La CRUI: si salvi chi può !

Facciamo il punto sulla situazione dell’Università. Con i tagli delle legge Brunetta e il decreto Gelmini il governo ha definito cosa intende per riforma dell’Università: disinvestire sulla formazione e la ricerca universitaria per rastrellare fondi da distribuire a bancarottieri, finanziari e imprenditori in nome della lotta alla crisi economica.

Contro queste misure era partita prima dell’estate scorsa la mobilitazione del sindacato di base che poi si era tradotta nello sciopero generale e manifestazione dei 500.000 a Roma del 17 ottobre. Quella giornata aveva dato il via ai movimenti studenteschi contro i tagli alla Scuola e all’Università. Un movimento che il governo non era riuscito a fermare né a dividere ma che i baroni avevano capitalizzato a proprio favore con la complicità dei sindacati concertativi e della “opposizione” politica.

L’enorme potere contrattuale è stato però bruciato dalla baronia nella guerra tra atenei “virtuosi” e atenei “non virtuosi” e sulla normativa per la docenza, il governo li ha “accontentati” con il DL “millefavori” della Gelmini chiudendo ogni ulteriore interlocuzione sulla revisione dei tagli ai bilanci della legge Brunetta.

Ci saremmo aspettati a distanza di qualche mese e nella prospettiva del crack generalizzato dei bilanci nel 2010 che i Rettori, invece di approvare diligentemente bilanci di previsione fatti di tagli al personale, ai servizi, alla ricerca , riprendessero a protestare anche mettendo in atto i gesti clamorosi che avevano minacciato davanti agli studenti che protestavano (le famose dimissioni di massa). Così non è stato.

I Rettori della CRUI sembrano più preoccupati di “riformare” gli assetti degli atenei (la governance) per mettere al sicuro i loro poteri e privilegi negli atenei: il che è come dire “Si salvi chi può” ! Né sembra smuoverli dalle loro scelte nemmeno il fatto che sia il Presidente della Repubblica, e non più loro,  a chiedere pubblicamente la revisione dei tagli ! Cosa ce ne facciamo allora di questi Rettori  che invece di rappresentare la comunità accademica rappresentano solo se stessi ?

QUESTI RETTORI DEVONO DIMETTERSI ! LA CRUI NON CI RAPPRESENTA  !

Sul fonte sindacale la situazione è, se possibile, peggiore: i sindacati concertativi divisi dalla firma sugli accordi sul pubblico impiego e sulla riforma dei contratti sono alla resa dei conti dopo un ventennio fallimentare di appoggio acritico alle “riforme” baronali dell’Università Pubblica. Non sembrano nemmeno più capaci di articolare una adeguata reazione al disfacimento del sistema universitario e tantomeno ai tagli del salario e dei posti dei lavoratori, ai tagli ai servizi e alla ricerca….

RIDIAMO LA PAROLA A LAVORATORI, STUDENTI E PRECARI !

Con la crisi incombente, il si salvi chi può dei Baroni e l’inerzia e il silenzio sindacale diventa urgente e necessario rilanciare l’iniziativa dei lavoratori, dei precari, degli studenti, che, ripartendo dagli atenei, rimetta al centro della discussione l’Università Pubblica, il suo potenziamento e riqualificazione.RdB si impegna a continuare e promuovere nuove iniziative e chiama tutti (lavoratori, precari, studenti) a dare un primo segnale organizzando una prima massiccia partecipazione di tutti alla:

Manifestazione Nazionale del Sindacalismo di Base unito
28 MARZO  a Roma
Noi la vostra crisi non la paghiamo !