IL 15 GIUGNO PRESIDIO AL MINISTERO. UNIVERSITA' PUBBLICA IN COMA: MUSSI SE CI SEI BATTI UN COLPO !

Roma -

In questi giorni si sta avviando, in maniera confusa e semiclandestina, la discussione del nuovo Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DPEF) sulla cui base verrà poi predisposta la Legge Finanziaria per il 2008. Il polverone che viene sollevato sui grandi temi ("riforma" delle pensioni", questioni del precariato, politiche sociali, ecc.) non ferma però l'iniziativa distruttiva del governo verso la pubblica amministrazione, i diritti dei lavoratori pubblici e di conseguenza sui servizi per i cittadini.

In questo quadro la disastrosa situazione dell'Università non sembra preoccupare più di tanto chi ci governa:  tutti continuano a fare promesse ed a esprimere le loro preoccupazioni, ma finora nessuno, nemmeno il ministro dell'Università, ha speso una sola parola per dire cosa intende fare questo governo per invertire la rotta e cosa conterrà il DPEF per rilanciare l'Università. RdB rivendica più fondi per il personale, la copertura economica della stabilizzazione per tutti i precari, lo sblocco delle contrattazioni integrative.

Svolazzano liberi, invece, i corvacci neri a prospettare dismissioni degli Atenei in rosso (dal Sole 24 ore) e a propagandare la svendita delle Università Pubbliche a Fondazioni Private in mano a banche e affaristi (primi i sottosegretari dello stesso min. Mussi) ! Per non dire dei sindacati concertativi che, dopo la sfuriata delle mobilitazioni contro i tagli della Moratti, si sono guardati bene dal fare altrettanto contro il governo “amico” che taglia, ancora e più di prima, sull'Università, sui lavoratori stabili, sui lavoratori precari!

E intanto a pagare sono le componenti meno tutelate della comunità accademica !!

I lavoratori tecnico-amministrativi che, taglio dopo taglio (dal salario accessorio alle progressioni economiche, ai diritti, ecc.) sono costretti a sperare nel rinnovo del Contratto Nazionale e invece si sentono già dire dai Rettori che gli atenei non più hanno fondi per il personale e non possono pagare aumenti...... !!!

I lavoratori precari, ormai a decine di migliaia negli atenei, che rischiano di vedersi sfuggire la possibilità di uscire dalla precarietà con la direttiva 7 del min. Nicolais.... per i problemi di bilancio degli atenei ..!!!

Gli studenti che pagano sempre più tasse per uno studio dequalificato e un titolo che vale ormai un futuro di .... precarietà nel mondo del lavoro !!!
MOBILITIAMOCI !
IL 15 GIUGNO ANDIAMO A DIRGLIELO AL MINISTRO MUSSI !

che vogliamo:

1. il rifinanziamento del sistema dell'Università e della Ricerca
2. la  stabilizzazione dei precari
3. l'avvio delle procedure per il rinnovo contrattuale nazionale
4. investimenti aggiuntivi per salari e riconoscimenti professionali
5. lo sblocco del salario accessorio d'ateneo

diciamo no:

1. alla svendita alle Fondazioni o alla dismissione dell’Università Pubblica
2. alla precarizzazione ulteriore del personale
3. alla triennalizzazione dei contratti nazionali
4. all’azzeramento della contrattazione integrativa