LA CRUI E DL 112: DIALOGARE E RENDERE APPLICABILI LE NORME PER LE FONDAZiONI

Roma -

Avevamo criticato la CRUI per la sua disponibilità al "dialogo" col governo sulle misure contenute nel DL 112, dubitavamo del NO della baronia allle Fondazioni e avevamo diffidato dell'appello alla mobilitazione dei "non docenti" per difendere l'Università.

Dopo i pronunciamenti di Senati, assemblee, Facoltà e del cartello dei sindacati confederali e della associazioni della docenza, la Crui ridetta la linea: dialogare col governo, modificare le norme sulle Fondazioni per rendere appetibili gli atenei ai privati, garantire i privilegi della baronia. E i lavoratori universitari?   A loro - ancora senza contratto - i tagli agli organici, al salario accessorio, le norme punitive sulla malattia, ecc. ecc.

PER TUTTE QUESTE RAGIONI RdB NON SI E' ACCODATA ALLA SCELTE DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DEI DOCENTI DEL 22 LUGLIO ALLA SAPIENZA DI ROMA. IL COMUNICATO RdB

Perchè dovremmo accodarci alle scelte della baronia quando assieme a tutti i lavoratori pubblici possiamo rimettere in piedi una mobilitazione a difesa dei nostri diritti ?

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Mozione CRUI sul DL 112/2008

MOZIONE APPROVATA DALL’ASSEMBLEA GENERALE

Roma, 24 luglio 2008

L’Assemblea della CRUI, riunita il 24 luglio 2008, presa visione della versione del decreto legge 112/2008 predisposto dal Governo e appena votato dalla Camera dei Deputati, ribadisce la valutazione fortemente negativa già espressa lo scorso 3 luglio sul significato complessivo del provvedimento e in particolare sui tagli progressivi del FFO collegati alla limitazione del turn over e al riassorbimento delle risorse derivanti dalle cessazioni dal servizio. Valutazione che ha trovato ampio riscontro nelle numerose prese di posizione, istituzionali e spontanee, del mondo universitario.

Il Paese deve sapere che con tale misura, se mantenuta e non modificata, si determinerà una condizione finanziaria del tutto incontrollabile e ingestibile, con effetti dirompenti per gli atenei. Si renderà sempre più difficile l’ingresso nei ruoli di giovani di valore; peggiorerà il livello di funzionalità delle Università, anche come conseguenza dell’ulteriore mortificazione delle condizioni retributive del personale tecnico e amministrativo; diventerà sempre più difficile se non impossibile reggere alla concorrenza/collaborazione in atto a livello internazionale; si annullerà di fatto il fondamento stesso dell’autonomia universitaria, come definita negli anni ‘90, basata sulla gestione responsabile dei budget.

È d’altra parte evidente che, in un simile contesto, perde qualsiasi credibilità anche la proposta, che andrebbe in ogni caso ben altrimenti approfondita e verificata nelle sue implicazioni e nella sua effettiva attuabilità, di trasformare le università in fondazioni.

La CRUI individua quale obiettivo centrale da perseguire nei prossimi mesi l’ottenimento, già nella Legge finanziaria 2009, di risorse adeguate all’effettivo fabbisogno degli atenei, a partire dalla copertura degli incrementi stipendiali quantomeno entro i limiti dell’inflazione programmata.

Parallelamente, nel caso in cui i tagli previsti dalla manovra vengano mantenuti, andranno attivati gli interventi più opportuni per assicurare la loro restituzione al sistema e per ripristinare, più in generale, la piena autonomia degli atenei sia sotto il profilo finanziario sia sotto quello normativo-contrattuale, secondo regole rinnovate e di piena garanzia, entro una riconsiderazione complessiva delle esigenze di miglioramento e rilancio dell’intero sistema universitario, superandone le criticità e i ritardi.

La CRUI auspica che, in tale prospettiva, il Tavolo di confronto appena istituito tra MIUR, CRUI, CUN, CNSU, possa assumere positive funzioni di verifica delle necessità e delle urgenze individuando le modalità per affrontarle, nel rispetto delle prerogative e delle responsabilità coinvolte.

La CRUI concorda nell’individuare tra i temi da trattare prioritariamente quelli del reclutamento della docenza, della valutazione, della revisione del dottorato di ricerca, della formazione universitaria degli insegnanti, ai quali andranno collegate le altre tematiche ineludibili, a cominciare da quella della governance degli atenei. La CRUI ribadisce parimenti l’esigenza di avviare quanto prima un lavoro di approfondimento e confronto, in particolare con il CNVSU, per riconsiderare gli indicatori e il modello di finanziamento delle Università.

La CRUI dichiara in ogni caso di riservarsi, alla ripresa autunnale, ogni tipo di iniziativa, se necessario anche di forte impatto, con cui sostenere ragioni e obiettivi che coincidono con l’interesse profondo del paese a disporre di un sistema universitario pienamente funzionante, rinnovato, all’altezza delle esigenze.