Pisa: il CdA approva l'aumento delle indennità di carica. Vergogna !
Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa approva la proposta di aumento dell’indennità di carica dei componenti degli organi di governo dell’ateneo.
Stamattina la proposta dei consiglieri Giglioli, Lucacchini e Armienti di ridefinizione delle indennità/gettoni/compensi per i componenti degli organi di governo collegiali (CdA, Senato Accademico, Collegio dei Revisori dei Conti, Nucleo di Valutazione) e monocratici (Direttori di Dipartimento, Direttori di Centro, Presidenti di Sistema, Prorettori e Rettore) è stata approvata con lievi modifiche.
Ecco in “soldoni” la proposta di stamattina:
CdA: il gettone presenza passa da 200 a 500 Euro per una spesa annua totale preventivata di 81.000 Euro
Senato Accademico: gettone invariato (150 euro circa) spesa annua totale 34.431 Euro
Consiglio degli Studenti: gettone invariato (26 Euro circa) previsione di spesa annua 12.800 Euro
Collegio dei Revisori dei Conti: spesa annua invariata di 37.574 Euro per tre componenti (con compensi annuali di 13.104 euro per il presidente e 10.410 per i membri con gettone di presenza di 124 Euro e 103 Euro per le sedute del collegio e del CdA) e due supplenti (a questi solo i gettoni di presenza)
Nucleo di Valutazione: proposti compensi di 5.000 Euro per il Presidente e 4.000 per i membri. Costo complessivo 21.000 Euro (contro i 14.062 Euro di Prima, i compensi sono stati raddoppiati)
Direttore di Dipartimento: Il compenso prima differenziato in tre importi distinti dove il più elevato era di 5.052 passa ora a 9.500 Euro per una spesa complessiva annua di 190.000 Euro
Presidenti di Sistema importo identico a quello del Direttore di Dipartimento, spesa annua prevista 15.000 Euro.
Per gli incarichi di Prorettore e Rettore la spesa prevista è di 237.500 Euro annui, gli importi sono paramentrati su quello del Direttore di Dipartimento:
Prorettore stesso importo del Direttore di Dipartimento; Prorettore Vicario: 4 volte l’importo del Direttore di Dipartimento cioè 38.000 Euro (prima era 20.209 Euro); Rettore: dieci volte l’importo del Direttore di Dipartimento e cioè 95.000 Euro (contro le 50.522 di prima).
La proposta è stata approvata con alcune modifiche consistenti in un ulteriore taglio del 10% circa dell’importo globale degli aumenti che include la riduzione da 500 a 400 Euro del gettone di presenza del CdA.
La delibera definitiva sarà pronta Lunedì 5 novembre. Solo allora sapremo gli importi esatti delle indennità.
A nulla sono valse le proteste degli studenti, dei sindacati e dei lavoratori dell’Ateno, che come detto in comunicato inviato dall’USB Pubblico Impiego di Pisa, ritenevano tali aumenti irrispettosi e inopportuni. Tutti attendevano un segnale di altro tipo da chi “propone e dispone” in Ateneo, però questo segnale non è arrivato. Ne è arrivato uno esattamente opposto che evidenzia l’opportunismo e l’avidità di chi comanda in Ateneo, di una buona dose di insensibilità verso chi in questi tempi soffre i morsi sempre più feroci di una crisi che sembra non voler risparmiare nessuno. Invece c’è qualcuno che oggi nonostante tutto con arroganza e cinismo ricerca il solo tornaconto personale, e trova tutti i pretesti per prendere e ancora prendere, alla faccia di chi non ha lavoro, non ha reddito, non ha casa, e di chi tutte queste cose le va perdendo e la cui vita è sempre più precaria. Non sembra esserci alcuna differenza fra questa Casta e le altre: operano nello stesso modo, hanno gli stessi valori.
Una sola parola viene spontanea: VERGOGNA!