SE DISSENTI TI LICENZIO!
CCNL 2016/18 UNIVERSITA ’: CHI DISSENTE E’ LICENZIABILE
E’ inaccettabile la lettera con la quale la Direttrice Generale dell’Unito licenzia un Lavoratore condannato in primo grado per fatti estranei alla sua attività lavorativa (Trattasi di tumulti verificatisi nel 2015 in un cantiere TAV).
Dopo una sua precedente sospensione dal lavoro in attesa della sentenza, quando è stata emessa in primo grado di giudizio con condanne a pene di circa tre anni ad alcuni manifestanti NO TAV tra cui il Lavoratore dell’Università, la zelante Direttrice Generale dell’Università degli Studi di Torino gli ha trasmesso un licenziamento senza preavviso, in applicazione dell’Art.13 comma 9 del nuovo CCNL, senza neppure attendere altri eventuali gradi di giudizio.
Non intendiamo entrare nel merito della sentenza – anche se ci sarebbe molto da dire – ma denunciamo l’atteggiamento dell’Unito che ha interpretato nella maniera peggiore un contratto nazionale che criminalizza i Lavoratori, riduce i diritti sindacali e elargisce stipendi da fame.
USB Pubblico Impiego ha sempre denunciato questa realtà, rifiutandosi di sottoscriverlo e si batterà in tutte le modalità utili alla riassunzione del Collega al quale diamo tutta la nostra solidarietà .
Questo caso ci motiva sempre più nella lotta per un rinnovo contrattuale che abbandoni il processo di criminalizzazione dei Lavoratori Pubblici, iniziati con il decreto Brunetta e proseguititi con uguale enfasi da tutti i suoi successori (Compreso l’attuale Ministra Bongiorno).
Un primo momento in cui coinvolgeremo nella lotta tutti i Lavoratori Pubblici è lo sciopero che abbiamo proclamato per il 10 maggio giornata in cui scenderemo in piazza per rivendicare un rinnovo contrattuale che ridia dignità e rivaluti il ruolo dei Lavoratori Pubblici.
USB/P.I. Università degli Studi di Torino –unito.universita@usb.it