SIENA: IL GIUDICE DA RAGIONE AI LAVORATORI... E ORA? CI RIDATE CIÒ CHE È NOSTRO!
Con sentenza del giudice Cammarosano viene contestata l'llegalità della sospensione del salario accessorio per i lavoratori dell'ateneo senese....
E ORA? CI RIDATE CIÒ CHE È NOSTRO!
La decisione del giudice Cammarosano farà scuola e ha una valenza a livello nazionale. Da molti Atenei chiedono copia della sentenza e appena sarà disponibile ai ricorrenti la inoltreremo.
Nel 2012 davanti al Prefetto di Siena le sigle sindacali chiarirono che il salario accessorio non si tocca. Ci sono voluti 18 mesi per farlo mettere per iscritto da un giudice, ma alla fine quello che è sempre stato sostenuto dalle sigle è stato certificato da un soggetto esterno.
Ora, il Rettore dovrebbe scusarsi con tutto il personale, con il CdA e le sigle per tutte le volte che ha accusato chi chiedeva il pagamento del salario accessorio di voler aggirare la legge chiedendo a Lui e alla Dottoressa Fabbro di compiere un atto illegale.
Solo un atto illegale è stato commesso in questo Ateneo: la sospensione unilaterale del salario accessorio!
Ed è stato commesso dal Professore Riccaboni e dalla Dottoressa Fabbro.
La cosa più importante è che l’Ateneo è stato condannato a pagare le spese processuali, € 350 per ogni ricorso.
Proponiamo un semplice problema da elementari al nostro Magnifico: in Ateneo ci sono 860 dipendenti che hanno diritto di farsi pagare il salario accessorio 2011. Di questi 150 hanno fatto già ricorso e con sentenza del giudice si vedono riconoscere ciò che gli spetta. Il giudice condanna l’Ateneo a pagare le spese processuali nella misura di € 350 per ogni ricorrente.
Quanto costano le spese processuali dei ricorsi presentati?
Quanto costerà all’Ateneo il pagamento delle spese processuali se tutti gli altri dipendenti dovessero presentare ricorso?
Il Magnifico può utilizzare, per risolvere il problema, la calcolatrice del suo potente cellulare da 260 euro comprato con i soldi dell’Ateneo.
Il fatto che il giudice abbia condannato l’Ateneo al pagamento delle spese processuali non è un fatto isolato, ma sta succedendo per tutte le cause tra Ateneo e lavoratori che arrivano sulla sua scrivania.
Questo vuol dire che il giudice manda un messaggio chiaro all’Ateneo: smettetela di far arrivare così tante cause in tribunale, smettetela di costringere i dipendenti a rivolgersi al tribunale per la vostra incapacità di risolvere i problemi di lavoro all’interno dell’ente.
Almeno sulle materie che ricadono nella competenza del tavolo della contrattazione forse questa sentenza farà capire ai nostri vertici che si devono trovare compromessi e riconoscere i diritti dei lavoratori senza posizioni preconcette e di chiusura. Vedremo se cambieranno atteggiamento.
Chiediamo il pagamento delle spettanze del 2011 a tutto il personale tecnico e amministrativo
Chiediamo il pagamento di tutte le spettanze del 2012
Chiediamo la certificazione del fondo 2013 e il pagamento dell’IMA 2013 da subito e la definizione di un nuovo CCI per il 2013.