STATALE DI MILANO: DOPO 22 ANNI DI "PACE SINDACALE" ....

.... i lavoratori in mobilitazione preparano lo sciopero !

Milano -

Le politiche di riduzione della spesa pubblica perseguite in questi anni, attraverso il taglio dei finanziamenti e la riduzione del costo del lavoro pubblico, hanno messo in ginocchio l'Università pubblica “riformata” all'insegna di una distruttiva competizione tra atenei (pubblici), incatenata ai vincoli di bilancio e sostenuta da una politica e una pratica sindacale di “moderazione salariale” e “concertazione”.

La legge finanziaria 2006 ha inoltre congelato ai valori del 2004 il salario accessorio d'ateneo del personale pubblico oltre che negare uno stanziamento adeguato per il rinnovo del Contratto Nazionale 2006-2009 (scaduto il 31 dicembre 2005 !).

L'uscente min. Moratti è stata decisiva nello squilibrare i bilanci degli atenei ma anche (e soprattutto) dei bilanci dei lavoratori universitari. Ma la dirigenza d'ateneo ha fatto molto in fretta a “dimenticare” che congelare i salari del personale e non investire nei rinnovi dei suoi contratti è anche questo un attacco alle autonomie universitarie !

Infatti la dirigenza del nostro ateneo li ha impugnati come un'arma per scaricare sui lavoratori tecnico-amministrativi tagli e riduzioni e li ha addirittura rivendicati quanto ha magnificato l'aumento di 450 posti docenti e “lamentato” la riduzione di oltre 200 posti di personale tecnico-amministrativo !

Perciò non prendiamoci in giro ! Nel tracollo delle condizioni della stragrande maggioranza dei lavoratori universitari ci sono le responsabilità del governo ma ci sono anche le scelte delle dirigenza d'ateneo, “vecchia” e “nuova” !

Dove sono finite le accorate parole del Rettore sulle condizioni per personale ? Dove è finito l'impegno pubblico a fare del 2006 “l'anno dei lavoratori tecnico-amministrativi” ?

La protesta dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali unite contro queste scelte ha ormai 3 anni non ultima quelle contro la prospettiva di tagli al già misero salario integrativo che si intravvedeva nel rifiuto di anticipare - come di tradizione - parte dei benefici contrattuali del 2004 e 2005 !

Le rappresentanze sindacali quando hanno aperto la trattativa per il rinnovo del contratto d'ateneo ci sono andate sulla base dell'impegno del Rettore a “non tornare indietro” e invece si sono scontrati col rifiuto di ogni richiesta, persino quelle che non comportano spese, ma anche con una precisa scelta di continuare a scaricare sui soli lavoratori d'ateneo tagli e riduzioni, nazionali e locali !

Qui sono le ragioni della mobilitazione dei lavoratori che in questi giorni sta crescendo nell'ateneo e che proseguirà nei prossimi giorni anche fino agli scioperi, in assenza di concreti e immediati cambiamenti di rotta da parte della dirigenza !

Scioperi d'ateneo su questioni d'ateneo (dopo 22 anni di “pace sindacale”), inevitabili non solo per le questioni contrattuali e di riequilibrio ma anche e soprattutto per imporre alla dirigenza d'ateneo il rispetto della dignità, del ruolo e dei diritti di lavoratori dell'ateneo !