UNIVERSITA' DI SALERNO: OLTRE 200 MILIONI DI EURO A BILANCIO PREVENTIVO 2007

Salerno -

 

Il Magnifico Rettore dell’Università di Salerno, grazie al lavoro del personale tecnico/amministrativo e dei dirigenti che hanno dimostrato ancora una volta grande professionalità ed abnegazione, ha presentato e fatto approvare dal CdA il bilancio  preventivo 2007. In pochi giorni, con il solito show e la solita corsa di fine anno, abbiamo assistito alla celebrazione di potenti ed influenti relazioni politiche ed accademiche che niente hanno potuto contro i tagli della legge finanziaria.

Tutto molto efficace, tutto molto formale, tutte le presentazioni intrise di una “volontà al confronto” che esclude ogni discussione di merito sugl’ingenti avanzi di bilancio e sull’irrisoria percentuale (1 virgola qualcosa) del fondo accessorio che rappresenta il finanziamento economico della contrattazione aziendale. Le economie realizzate con i tagli del salario accessorio, con la mancata formazione e dai mancati slittamenti orizzontali previsti per il 2006, confluiscono e si perdono nell’avanzo suggellando l’ennesimo abuso “politico” della concertazione dei confederali.

Dalla previsione di bilancio si evince una continua accelerazione verso i trasferimenti correnti ad enti esterni (leggi Fondazione) che in due anni passano da zero a quasi 6 milioni di euro. L’esternalizzazione cavalca imperiosa l’onda della privatizzazione dei servizi e del lavoro pubblico che da qualche mese incomincia a travolgere anche il CED (centro elaborazione dati), pilastro storico su cui poggia tutta l’infrastruttura informatica dell’Ateneo Salernitano. La Fondazione, più che da collettore di risorse per finanziare l’Università, diventa sempre più centro di gestione e di spesa di soldi in uscita dall’Università attraverso appalti diretti a società private.

La privatizzazione che aumenta i costi per la collettività, che riduce la quantità e la qualità dei servizi, che aumenta la disoccupazione e aumenta la precarietà dei lavoratori è un male cronico che va fermato ed eliminato da ogni “politica” amministrativa dei pubblici dipendenti che vengono “eletti” a guidare le istituzioni fondamentali della Repubblica Italiana.

La RdB/CUB di Ateneo saluta la nascita del Comitato Precari e Disoccupati RdB/CUB di Salerno. Dall’alto dei suoi doveri istituzionali di formazione e di ricerca, proprio dall’Università, in ogni percorso di difesa dei diritti costituzionali dei cittadini, devono arrivare le proposte e le risposte politico/normative per cancellare le parole precarietà e disoccupazione dal presente e dal futuro della nazione.