UNIVERSITA': VERSO IL BLOCCO DELL'ANNO ACCADEMICO, MA A NOI LAVORATORI T-A NON BASTA...

IN ALLEGATO VOLANTINO NAZIONALE SULLA MOBILITAZIONE NEGLI ATENEI.

IN ALLEGATO DOCUMENTO DELL'ASSEMBLEA DELLA SAPIENZA DEL 22 LUGLIO

Roma -

L'assemblea nazionale di docenti, ricecatori, precari, lavoratori e studenti del 22 luglio alla Sapienza di Roma spinge per il blocco dell'a.a. contro la manovra di Brunetta, ma ai lavoratori tecnico-amministrativi non basta.

L'attacco di questo governo è contro tutto il mondo del lavoro e lo stato sociale, non è più tempo di lotte settoriali o di mobilitazioni più o meno rituali contro la finanziaria d'autunno. E non è più nemmeno il tempo della lotta contro le "riforme" Moratti.

Costruiamo, assieme ai lavoratori pubblici già in mobilitazione (vedi Inps, Agenzie Fiscali, ecc. vedi sito www.rdbcub.it), un percorso di mobilitazione che porti alla costruzione di un grande sciopero generale e che faccia capire a tutti i lavoratori la gravità dell'attacco al diritto alla malattia, al salario, al contratto di lavoro, alla democrazia sindacale che oggi colpisce i lavoratori pubblici.

Facciamo capire a tutti i lavoratori a tutti i cittadini che la lotta  allo smantellamento dei servizi pubblici fondamentali (sanità, scuola, previdenza, università, enti locali, ecc. ecc.) non è una questione dei soli lavoratori pubblici ma di tutti: giovani, precari, pensionati, lavoratori privati e lavoratori pubblici.

Il 17 ottobre SCIOPERO GENERALE NAZIONALE !

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UNIVERSITA’: LA PROTESTA USCIRA’ DAGLI ATENEI

Comunicato Stampa

Roma – martedì, 22 luglio 2008

Si è riunita oggi alla Università La Sapienza di Roma l’assemblea nazionale dalle Rappresentanze sindacali della docenza universitaria, aperta a tutte le componenti,  per discutere su una mozione contro il DL 112 Brunetta che prevede, tra l’altro, la privatizzazione dell’Università pubblica attraverso la trasformazione in fondazione.

Dai docenti ai ricercatori precari, dalle rappresentanze studentesche a quelle del personale tecnico amministrativo, gli interventi hanno tutti evidenziato gli effetti devastanti di questa manovra, che dà inizio a un vero e proprio smantellamento dello Stato Sociale partendo dall’Università.

“Aumento delle tasse e diminuzione dei benefici per i meno abbienti sarebbero le principali ricadute su studenti e famiglie. Ma altrettanto gravi sarebbero le ripercussioni sulla libertà di formazione, della didattica e della ricerca”, ha dichiarato in assemblea Anna Maria Surdo, rappresentante di RdB Università.

“Se i giovani verrebbero privati di un futuro possibile, anche per il personale tecnico-amministrativo le conseguenze non sarebbero da poco: oltre alla riduzione dello stipendio, ai tagli agli organici, al blocco delle progressioni verticali, alla decurtazione del salario per malattia fin dal primo giorno, agli arresti domiciliari per chi è malato, a rischio, in futuro prossimo, è anche il posto di lavoro”.

“Ognuno di noi può dunque trovarsi a pagare lo scotto su più fronti – ha proseguito la responsabile RdB - come cittadino, come genitore e come lavoratore. Per questo la protesta non rimarrà chiusa all’interno degli atenei. Se non verrà abrogato l’intero DL 112 tutti insieme, studenti, senati accademici, docenti, ricercatori, personale tecnico amministrativo, daremo vita ad una protesta che si salderà con quella degli altri lavoratori, pubblici e privati, e con tutti i cittadini a difesa dello Stato Sociale ”,   ha concluso Surdo.

RdB CUB Pubblico Impiego