Violente cariche contro gli studenti antifascisti alla Sapienza, no alla repressione ed ai neofascisti in università
L’Unione Sindacale di Base denuncia con forza le violente cariche effettuate da agenti in tenuta antisommossa, all’interno degli spazi dell’Università La Sapienza, ai danni degli studenti antifascisti che si erano riuniti in presidio alla facoltà di scienze politiche. La manifestazione degli antifascisti, infatti, era stata organizzata per contestare un’iniziativa lanciata da un’organizzazione giovanile vicina a Fratelli d’Italia, principale partito del nuovo governo di destra, vedendo tra i suoi invitati Capezzone di Forza Italia e Roscani, membro di FdI.
Alla legittima rabbia degli studenti, che da tempo vedono sdoganate organizzazioni neofasciste all’interno dell’Università, si è deciso di rispondere con la repressione e le manganellate. Esprimiamo massima solidarietà agli studenti antifascisti e all’organizzazione giovanile Cambiare Rotta, con cui da tempo condividiamo iniziative e lotte. Condanniamo con forza l’atteggiamento delle forze dell’ordine e denunciamo le responsabilità delle istituzioni universitarie. Evidentemente è questo il modo di presentarsi alla comunità universitaria del nuovo governo: manganellate e repressione sembrano l’unico futuro che prospettano ai giovani.
Da anni ci battiamo contro lo smantellamento del settore pubblico: un fenomeno che ha avuto nefasti effetti anche nell’università, con decenni di riforme e provvedimenti che hanno svilito il suo ruolo di alta formazione e, tramite l’ingresso di enti privati nei CDA, l’ha messa al servizio del profitto.
Nelle università del nostro paese non serve la polizia, mentre mancano gli spazi per la didattica e manca personale sia docente che tecnico, a causa di decenni di tagli e dismissione sistematica delle nostre istituzioni formative pubbliche.
Unione Sindacale di Base