ANCONA: ALTRO CHE DIRETTIVA NICOLAIS !
Le RSU e le OO.SS. dell’Università Politecnica delle Marche, a seguito dell’incontro di contrattazione decentrata di oggi 20 luglio 2007, relativamente alla problematica dei precari e alla stabilizzazione ai sensi della legge finanziaria 2007 e successiva Direttiva Nicolais, devono constatare che, purtroppo, le risposte pervenute dall’amministrazione sono non soddisfacenti se non preoccupanti.
Infatti nonostante i maggiori enti della nostra provincia hanno già proceduto o stanno procedendo con piani di stabilizzazione del personale precario, a fronte di una situazione finanziaria della nostra università che sicuramente non detta motivi di preoccupazione, le OO.SS. e le RSU non sono riuscite a ‘strappare’ un consenso sulla necessità di stabilizzare lavoratori che da ormai troppi anni, nel nostro ateneo, versano in condizioni di precariato.
E’ stata utilizzata la solita ‘melina’ più consona ad attività ludico-sportive come il calcio piuttosto che alla vita lavorativa e alle speranze di molte persone, dichiarando la disponibilità di discutere e valutare solo successivamente l’applicazione della normativa in merito alla stabilizzazione dei precari.
Un rinvio che sicuramente non è comprensibile in quanto le OO.SS. avevano intanto richiesto un impegno politico per la stabilizzazione ed essendo disponibili, a valutare a partire da settembre, i tempi e le procedure della stessa.
Non vorremmo che la nostra università che è apparsa di recente sulla stampa quale prima tra i medi atenei si caratterizzasse, al contrario, ultima in sensibilità sociale e riconoscimento delle legittime aspettative dei lavoratori precari.
Riteniamo incomprensibile ragionare su modelli culturali che vogliono far passare per efficiente il disconoscimento costante e ripetuto dei diritti dei lavoratori.
Le OO.SS. e le RSU non possono limitarsi alla semplice presa d’atto di volontà di organismi accademici che, come già nelle esternalizzazioni dello scorso anno rispetto ai servizi di portineria e prestito librario, dimostrano una arroganza ed insensibilità nei confronti delle fasce più deboli dei lavoratori che non possono che ripercuotersi sulla stessa produttività e qualità dei servizi che l’università deve fornire agli studenti.
Risulta incomprensibile inoltre nel momento in cui non si vogliono dare risposte immediate sui precari, avviare procedure concorsuali per figure che potrebbero essere tranquillamente ritrovate fra i precari o su altre graduatorie già in essere.
Non capiamo quali problematiche ci possano essere nel momento in cui la stabilizzazione degli stessi precari verrebbe ampiamente ripagata dai pensionamenti avvenuti e dallo stesso stipendio che l’università già da oggi è tenuto a dargli.
Infine non capiamo perché in nome di un malinteso senso dell’autonomia la Direttiva Nicolais viene intesa non come un’opportunità, ma come un vincolo.
Ancona, 20 marzo 2007
Le OO.SS. e le RSU
dell’Università Politecnica delle Marche