BARI: USB E CIB UNICOBAS NO ALL'ACCORDO PEO
CON I LAVORATORI, SENZA SE E SENZA MA
CONTRO LE POLITICHE INDIVIDUALISTICHE CHE METTONO I LAVORATORI L'UNO CONTRO L'ALTRO
Cari colleghi, ieri, 11 febbraio, è stato sottoscritto l’accordo sulle PEO (Progressioni Economiche Orizzontali).
L’Unione Sindacale di Base e la CIB-Unicobas, unitamente ai propri rappresentanti RSU, non hanno ritenuto di sottoscriverlo, a seguito dei risultati della consultazione on line tra tutti i lavoratori. Circa 200 lavoratrici e lavoratori hanno risposto al nostro appello, esprimendo in stragrande maggioranza il proprio NO alla sottoscrizione.
Questi sono i risultati: su 202 risposte, 16 SI (firmare l'accordo), 186 NO (non firmare l'accordo).
E’ giusto evidenziare che le risposte pervenute, pur non costituendo l’espressione della volontà “a maggioranza” dei lavoratori, sono comunque palesemente rappresentative del diffuso malessere e contrarietà dei colleghi riguardo ad una Progressione Economica che sarà a favore di pochi “eletti”.
Abbiamo chiesto al tavolo di contrattazione di rinviare di 15 giorni la stipula finale dell’accordo, onde permettere ai lavoratori di continuare a partecipare alla consultazione (a tutt'oggi pervengono ancora risposte); ma la maggioranza delle altre OO.SS. e della stessa RSU hanno espresso parere contrario, confermando ancora una volta nei fatti lo scollamento tra chi rappresenta e chi viene rappresentato.
Inoltre abbiamo anche proposto dei semplici correttivi alla manovra che potrebbero permettere una Progressione estesa a tutti i lavoratori, attraverso l’utilizzo dell’IMA (Indennità Mensile Accessoria), che andrebbe a coprire una quota parte consistente dell’incremento stipendiale derivante dalle PEO; in questa ottica la quota parte residua dell’incremento stipendiale sarebbe coperta dal fondo attualmente disponibile di circa 984.000,00 euro lordi per gli anni 2011-2012-2013, che sarebbe così sufficiente per una PEO molto più generalizzata.
Ma anche questa semplice modifica si è scontrata con l’indifferenza delle altre OO.SS. e della RSU, e con la netta contrarietà dell’Amministrazione.
Che l’Amministrazione sia contraria ad una PEO estesa a tutti i lavoratori, non ci meraviglia in quanto è costretta ad osservare le nefaste norme Brunettiane sulla selezione "meritocratica", ma che altre Organizzazioni Sindacali e la stessa RSU appoggino tale visione falsamente “meritocratica” e individualista, ci lascia sempre più esterrefatti e ancora più incazzati.
L'accordo che prevede la divisione dei lavoratori non è affatto un risultato positivo, come qualcuno vuol farvi credere.
Di questo passo, saremo costretti a lavorare sempre di più per un'elemosina e saremo ridotti ad un esercito di poveri che per sopravvivere sarà costretto ogni giorno a cedere anche la propria dignità. Ci preoccupa il radicato individualismo soprattutto in chi dovrebbe rappresentare i lavoratori; così si legittima la miseria di massa. I sacrifici che ci vengono chiesti continuamente non possono essere più sopportati. Oggi il principale compito di un sindacato è quello di rispondere alle persone che chiedono rispetto dei propri diritti.
Con la stipula di questo accordo si darà il via ad una vera “guerra tra poveri”. I colleghi saranno messi l’uno contro l’altro per un misero piatto di lenticchie!
Non ci resta che ringraziare tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori che hanno espresso il loro parere sull’accordo, riappropriandosi del loro sacrosanto diritto di decidere in prima persona sugli accordi che si stipulano sulla loro pelle.
E per il resto … meditate, cari colleghi, meditate … e non arrendetevi.
USB e CIB-UNICOBAS sono e saranno dalla parte dei lavoratori, senza se e senza ma!