BICOCCA: NON VERGOGNAMOCI DI ESIGERE I NOSTRI DIRITTI !
ASSEMBLEA GENERALE
LUNEDI 3 MARZO 14:30-15:30
aula U6.10 - piano terra
NON VERGOGNAMOCI DI ESIGERE I NOSTRI DIRITTI
Anche se ci si percepisce come “lavoratori della conoscenza, “executive officer”, “project manager”, funzionari/assistenti/operatori della pubblica amministrazione, o semplicemente “impiegati statali”, è davvero ormai evidente che la nostra retribuzione subisca una continua erosione del suo potere di acquisto, al pari di quella dei metalmeccanici.
Con l’unica differenza che questi ultimi, almeno, il contratto l’hanno rinnovato.
Il nostro contratto nazionale è, invece, scaduto da 26 mesi. Il sindacato RdB ha richiesto all’ARAN il rinnovo della parte economica, la cui copertura era stata garantita con la finanziaria 2008.
Il rinnovo economico è possibile ed è stato anche accolto dal comitato di settore degli enti locali.
Dalla Conferenza dei Rettori, che costituisce il comitato di settore per il nostro comparto non abbiamo avuto invece alcun riscontro.
In carenza del rinnovo contrattuale, abbiamo chiesto alla nostra amministrazione l’erogazione dell’IVC [Indennità di Vacanza Contrattuale].
Infatti, il nostro contratto prevede che “ dopo un periodo di vacanza contrattuale pari a tre mesi successivi alla data di scadenza della parte economica al personale del comparto sarà corrisposta
la relativa indennità nella misura e secondo le scadenze previste dall’accordo sulla politica dei redditi del 23 luglio 1993”.
A titolo di esempio, data una inflazione programmata per il biennio 2006 2007 pari a 3,7% (lontanissima dal dato reale), l’IVC mensile dovrebbe ammontare per un C1 è circa 25 euro e per un D1 a circa 31 euro.
Anche il salario accessorio, che PURTROPPO assume un peso sempre crescente sulla retribuzione complessiva, è per noi in Bicocca in sofferenza da parecchi mesi.
Dopo la bocciatura dell’ipotesi di accordo sul salario accessorio, l’amministrazione tiene in ostaggio istituti quali la produttività collettiva o le progressioni orizzontali, che costituiscono oggettivi strumenti di recupero salariale. Sottolineiamo che la produttività collettiva dovrebbe essere erogata in corso d’anno o al massimo all’inizio di quello successivo, mentre le progressioni orizzontali dovevano essere attuate gia dal 1 luglio 2007. Dunque anche su questi istituti il ritardo è grave e ingiustificato.
La vicenda del salario accessorio in Bicocca ci induce a riflettere sul fatto che , in un clima politico dove si decantano le lodi del FEDERALISMO e dellAUTONOMIA in tutte le sue forme, compresa quella del contrattazione del salario, la crescita dellimportanza del salario accessorio a scapito della retribuzione tabellare , stabilita dal CONTRATTO NAZIONALE, costituisce un serio pericolo per la difesa del potere di acquisto e dei diritti dei lavoratori, che diventerebbero sempre più ostaggi delle dirigenze e delle baronie locali.
In un simile contesto, è illusorio continuare a pensare che la risposta alla perdita di reddito e allo svilimento della dignità professionale sia nella competizione tra colleghi e nel carrierismo individualistico.
Solo una SANA E CONSAPEVOLE coesione e solidarietà fra lavoratori può garantire la difesa di condizioni di vita materiali e professionali di ciascuno di noi.
L’emergenza salariale, ovvero i bassi salari, sono un dato riconosciuto da tutti .. A PAROLE !
Rettore, direttore amministrativo, organi di governo ci dimostrino di volere passare dalle parole ai fatti.
Per discutere di questi temi vi invitiamo ad intervenire numerosi all’assemblea di lunedì 3 marzo.
Parteciperanno dirigenti nazionali della RdB Università.