BICOCCA: PUNIRE I "FANNULLONI" E "PIANTAGRANE"?

Milano -

PUNIRE I "FANNULLONI" E "PIANTAGRANE"?

Cari colleghi,

nei giorni scorsi e' stata comminata a carico di una nostra collega la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio, provvedimento di una gravita' tale da far recedere in secondo piano le numerosissime sanzioni applicate fino a questo momento dall'Universita' Bicocca con estrema disinvoltura e accolte da buona parte del personale con atteggiamento misto fra rassegnazione, omerta' e assuefazione.

Questo fatto induce tutti noi (NESSUNO PENSI DI POTERSI CONSIDERARE ESCLUSO) ad alcune inquietanti riflessioni.

L'Universita' Bicocca, che ha meno di dieci anni di vita, annovera fra il suo personale tecnico-amministrativo, per circa l'80% dei casi, dipendenti di giovane eta', in possesso di titoli universitari, post-universitari e abilitazioni professionali anche per posti per l'accesso ai quali e' previsto il diploma di scuola superiore. I nostri colleghi, educati ai valori della cultura meritocratica e della competizione, svolgono con estrema serieta' i compiti ad essi affidati, si assumono spessissimo responsabilita' superiori a quelle connesse alla loro qualifica, e pur di portare a termine entro le scadenze previste i propri compiti si recano al lavoro anche in pessime condizioni fisiche o addirittura di sabato o nei giorni festivi o, quando possono, svolgono il lavoro arretrato a casa propria (il tutto naturalmente A GRATIS). La "coscienziosita'" e la "solerzia" spingono una parte cospicua del personale a segnalare (delare) in modo costante ai superiori i comportamenti dei propri colleghi ritenuti scorretti sul piano lavorativo.

Nonostante tutto l'impegno e l'entusiasmo profuso dalla quasi totalita' del personale tecnico-amministrativo, LA BICOCCA NON RIESCE AD OFFRIRE UN SERVIZIO MIGLIORE rispetto a quello offerto da altre pubbliche amministrazioni la cui dirigenza non puo' certo far conto su cotanto ben di Dio.

PERCHE'? Proviamo insieme a formulare qualche ipotesi.

Il senso di responsabilita', la coscienziosita' e l'entusiasmo profuso dai dipendenti  hanno favorito il consolidarsi, da parte di coloro che in Bicocca detengono posizioni di comando, di un atteggiamento di deresponsabilizzazione, assenza di progettualita' e insofferenza nell'affrontare  le problematiche legate all'organizzazione del quotidiano funzionamento delle strutture di cui, secondo le leggi che disciplinano la pubblica amministrazione e secondo il senso comune, si dovrebbe ritenere che siano responsabili. Coloro che in Bicocca detengono posizioni di comando percepiscono, nonostante la spesso palese incapacita' organizzativa, cospicue indennita', pagate con denaro pubblico, di responsabilita' e di risultato (queste ultime nella misura massima).

In un simile contesto, IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE SI RIVELA LO STRUMENTO CARDINE PER LA CONSERVAZIONE DELLO STATUS QUO e per l'intimidazione diretta e indiretta rivolta a quei dipendenti che, frustrati dalla mancata corrispondenza fra impegno ed entusiasmo investiti nel lavoro e risultati conseguiti (della cui carenza tutti i dipendenti vengono costantemente fatti oggetto di accuse), iniziano a manifestare il proprio disagio e ad interrogarsi sul senso di quanto sta accadendo intorno a loro .

COME PRIMA RISPOSTA ALL'INGIUSTIFICATA SANZIONE. RdB BICOCCA ha promosso una raccolta di fondi per sostenere economicamente la collega penalizzata dalla decurtazione dello stipendio. Vi faremo sapere le modalita' di adesione.

Come sindacato abbiamo inoltre attivato immediatamente i nostri canali legali per presentare ricorso e ottenere l'annullamento dell'ingiusta sanzione.

Esprimiamo infine la  nostra perplessita' sul fatto che la commissione disciplinare venga presieduta dal direttore amministrativo, la cui presenza, in qualita' di superiore gerarchico degli altri due componenti a latere, condiziona pesantemente la sussistenza di un'autentica collegialita' nell'adozione delle decisioni. Sulla composizione della commissione disciplinare intendiamo promuovere un confronto con tutti gli ambiti di rappresentanza del personale tecnico e amministrativo.