BOLOGNA: SALARI E DIRITTI. PASSARE DALLA PAROLE AI FATTI
Università degli Studi
Di Bologna
Alla c.a. del
Magnifico Rettore
Prof. Ivano Dionigi
Direttore Amministrativo
Dott. Giuseppe Colpani
Ufficio Relazioni Sindacali
Oggetto: contratto integrativo 2010. Questione salariale e riconoscimento professionale.
In occasione dell’incontro di presentazione intervenuto poche settimane fa, abbiamo notato con piacere come sia stata presa coscienza dell’emergenza salariale in atto: citiamo con piacere le Sue parole, Magnifico Rettore, in ordine a trattamenti economici “non dignitosi” nei confronti del Personale.
La settimana scorsa si è aperta la trattativa per il Contratto Integrativo 2010, e questa deve essere l’occasione e la sede opportuna per trasformare le parole in fatti. Anzi, ci perdonerà, in soldi che possano dare respiro alle buste paga mensile dei Lavoratori.
Il decreto legislativo di riforma del Pubblico Impiego non può costituire alibi per non intervenire in soccorso del trattamento mensile.
Intanto perché questa è la politica che adesso questa Organizzazione Sindacale sta già adottando con successo anche in altri Atenei ed in buona parte del Pubblico Impiego.
Ancora, perché il decreto legislativo non ancora pienamente adottato lascia spazi e margini per quest’anno, per cui proprio questo è il momento in cui si può e si deve intervenire.
In ultimo, fatto per noi comunque sostanziale e per questo di gran lunga più importante, siamo davanti a buste paga “non dignitose” che non consentono di affrontare il presente ed il futuro con serenità.
Anche l’Ima(Indennità Mensile d'ateneo), come più volto emerso al tavolo di trattativa, è messa in pericolo daquesta (contro)riforma del Pubblico Impiego: adesso che ancora si può, crediamo siacolpevole aspettare l’arrivo degli eventi e riteniamo invece sia il caso di mettere al sicuro salario e dare certezze ai Lavoratori.
Giova ricordare come i contratti nazionali siano scaduti lo scorso 31 dicembre, e come lo stanziamento per il rinnovo preveda in finanziaria per il 2010 adeguamenti pari a 10 euro, ovviamente lordi. E come un accordo sindacale nazionale non sottoscritto da questa Organizzazione estenda la durata dei prossimi contratti da 2 a 3 anni.
In ultimo, ma vogliamo davvero sottolinearlo, stiamo parlando di quei Lavoratori che hanno consentito a quest’Ateneo di ottenere i traguardi ed i riconoscimenti raggiunti in questi anni.
Un quadro salariale già emergenziale, destinato ad aggravarsi se non si intervenisse con un cambiamento di rotta: trattamenti economici già “non dignitosi”, ribadiamo la Sua definizione, a fronte dei quali adesso è il momento di dare sostanza alle parole, ognuno per la propria parte.
Crediamo sia necessaria la ripresa immediata e serrata della trattativa per il nuovo contratto integrativo, aspettandoci in quella sede proposte che diano risposte e sicurezza alle buste paga mensili ed il giusto riconoscimento professionale a tutti i Lavoratori.
Restiamo in attesa di cortese sollecito riscontro.
Cordiali saluti.