ELEZIONI RSU. NON MENDICARE UN DIRITTO. LOTTA PER OTTENERLO!
FARE quel che si dice, DIRE quel che si fa. Nessuna separazione tra il DIRE e il FARE, coerenti con il mandato ricevuto dai lavoratori, senza guardare in faccia a nessuno. Punto.
Il prossimo lunedì 19 novembre i lavoratori hanno la possibilità di dire la loro. Potrete riconoscere che la coerenza è importante e premiare la fatica di chi la esercita nell’azione sindacale. Oppure potrete rintanarvi nel comodo “sono tutti uguali”.
Sarebbe stato più semplice far finta di non sentire e di non vedere certe “carte”, gli stravaganti percorsi di carriera di alcuni, le indennità date senza riscontri oggettivi, le nomine “ad personam”, le spese bizzarre, i fantasiosi comandi di personale, l’uso “personale” di strutture universitarie pubbliche e così via. Sarebbe stato più semplice ma non saremmo stati più noi. Per alcuni è facile invecchiare senza diventare adulti, per altri no.
Per noi è ancora oggi impossibile dimenticare coloro che nel 1997 salutarono con entusiasmo l’introduzione nel nostro diritto del lavoro del lavoro interinale (il lavoro in affitto, oggi detto in somministrazione) con la quale si son poste le basi per i successivi interventi sempre più distruttivi verso le generazioni di giovani. Oppure chi nel 1995 sostenne le ragioni della controriforma delle pensioni in modo da poter oggi scippare la liquidazione per ingrassare i fondi pensioni dagli stessi gestiti.
Sono sempre gli stessi, dicono una cosa nei comizi e nelle assemblee ma poi ne fanno un’altra. Spacciano illusioni come se fossero verità. Hanno rubato l’identità ai lavoratori, giovani e meno giovani. Vogliono farci sfilare con le loro bandiere al vento ma hanno già deciso di vendere il nostro c… al miglior offerente.
Lunedì 19 avete ancora la possibilità di scegliere. Non sappiamo ancora per quanto. Le norme sono sempre più restrittive. Date forza al sindacalismo di base, e poi partecipate, vigilate (anche su di noi), esercitate il diritto di partecipazione attiva.