FEDERICO II: INFERMIERI IN AGITAZIONE

dal Corriere del Mezzogiorno

Napoli -

1 febbraio 2008

 

Federico II - Policlinico, infermieri in stato di agitazione

Piattaforma: Per RdB-CUB gli stipendi sono fermi al 2000 e il numero dei lavoratori non riesce a garantire più l'attività dei reparti

Napoli - Momento delicatissimo per il Secondo Policlinico. Nel giorno delle polemiche per la decisione contenuta nell'atto aziendale di aumentare il numero dei primari - i responsabili delle aree funzionali diventeranno in futuro oltre 200, mentre ora sono 167 - il personale infermieristico dell'ospedale della Federico II annuncia lo stato di agitazione. << Una scelta - dice Antonio Lucignano, esponente delle rappresentanze sindacali di base - determinata dalla chiusura della direzione generale  nei confronti delle richieste contrattuali. Gli stipendi sono fermi al 2000 e il numero dei lavoratori non riesce a garantire più l’attività dei reparti >>.

 

 

3 febbraio 2008

Il caso Pazienti dirottati al Cardarelli. Fermo da 3 anni l'impianto del primo ospedale dell'Ateneo

Policlinico, iperbarica chiusa

Decisione della Asl: locali inadeguati ad ospitare la struttura. Le ispezioni e le verifiche sono state sollecitate dalle rappresentanze sindacali di base

di Alessandra Barone

NAPOLI — Sarà chiusa da domani per 15 giorni la camera iperbarica al secondo Policlinico. Il servizio è sospeso per due settimane a causa di lavori imposti dall'Asl Napoli 1. Nei locali dove c'è l'impianto nell'edificio otto dell'azienda ospedaliera della Federico II, i tecnici di prevenzione, medicina e igiene sul lavoro dell'Asl hanno riscontrato delle violazioni delle leggi sulla sicurezza e igiene dei luoghi di lavoro. I vertici aziendali hanno così accettato di far fronte ai lavori di adeguamento del centro di medicina iperbarica. Tutti i pazienti (circa 20 avevano già fatto la prenotazione) verranno dirottati nel centro iperbarico del Cardarelli, inaugurato nel 2003. La camera iperbarica del nuovo Policlinico (dove si curano circa 200 malati ogni mese) si trova al piano terra dell'edificio della rianimazione, è l'unica pubblica, oltre a quella del Cardarelli (l'altra è al Santobono, ma funziona solo per i bambini). Le ispezioni, prima del servizio di prevenzione della stessa azienda ospedaliera universitaria, poi degli ingegneri dell'Asl, sono state sollecitate dalle rappresentanze sindacali di base. Tra le denunce: la mancanza di un impianto di riscaldamento, la mancanza di una sala d'attesa e degli spogliatoi per gli infermieri (in servizio in realtà c'è solo un infermiere).

Dopo il sopralluogo a fine novembre del 2007 da parte dei tecnici dello stesso Policlinico, gli esperti dell'Asl hanno fatto visita al centro di terapia iperbarica di via Pansini e hanno ordinato lo sgombero della stanza. Tra le motivazioni contenute nella relazione sono citate alcune violazioni delle leggi sulla sicurezza degli ambienti di lavoro: la rottura dell'impianto di climatizzazione, l'erronea collocazione degli estintori e la mancata revisione degli stessi, la presenza di rubinetteria non regolamentare e la non efficace manutenzione. I lavori sono una vittoria soprattutto per i sindacati che hanno inviato la prima denuncia alla direzione generale dell'azienda a novembre. «Sono tante le cose da fare al Policlinico — dicono i rappresentanti Rdb Pietro Di Gennaro e Antonio Lucignano — ora lottiamo anche per ottenere gli aggiornamenti contrattuali che aspettiamo da anni».

Al vecchio Policlinico, invece, la camera iperbarica è inutilizzata da circa tre anni. Donata alla Seconda Università da un'associazione di beneficenza, con tanto di inaugurazione in pompa magna nel 2005, la nuova struttura non è mai entrata in funzione. Dopo che la vecchia era diventata inutilizzabile in seguito alle nuove norme di sicurezza, l'ospedale era stato fornito di una nuova, che però è ancora depositata all'esterno, alle spalle dell'edificio di piazza Miraglia.