GENOVA. IL CCNL E L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEI "CONFEDERALI"...
I voti, si sa, non si contano, si pesano. RdB è presente in meno della metà degli atenei italiani. Ove è presente contribuisce in maniera determinante a "socializzare", l'attività sindacale, informando i colleghi, proponendo un atteggiamento critico e costruttivo, invitando al confronto ed alla partecipazione, con un unico preciso obiettivo: il miglioramento delle condizioni di lavoro.
I voti si pesano anche quando si aprono le trattative per il rinnovo del contratto nazionale. Allora, ci spiace rilevare, gli altezzosi e arroganti sindacati confederali dimostrano una spontanea leggerezza dell'essere e dell'agire: vogliono fare da soli e poi si incartano, si accordano con l'ARAN per i tavoli separati, per una trattativa "privata", sì privata di senso e di consenso.
Negli atenei aspettiamo il rinnovo da trenta mesi, la questione salariale è insostenibile. Le risorse sono già quantificate ed iscritte nei bilanci degli atenei. Non ci sono rivendicazioni che, pur fondate, possano giustificare l'ulteriore perdita di tempo e di potere d'acquisto dei nostri stipendi. Dopo il rinnovo potremmo affrontare uno per volta i nodi normativi.
Secondo l'ARAN si può fare, salvo parere favorevole della CRUI. Diversamente è difficile prevedere soluzioni in tempi brevi.
Questa è l'opinione di RdB. Questa è l'opinione fatta propria dal tavolo ove sediamo. Questo è il peso dei voti dati ad RdB. Possiamo aggiungere che c'è più unità al nostro tavolo che in quello dei confederalseparatisti.
Da un lato ci propinano i rituali comunicati unitari che preludono allo sciopero ed all'ulteriore, insostenibile sacrificio e dall'altro considerano praticabile la strada di "discutere in apposite sessioni contrattuali" le questioni dei collaboratori linguistici e dei convenzionati con il sistema sanitario. Una vera e propria fuga con la coda contrattuale tra le gambe.
Eppure soluzioni diverse non esistono e continueremo a sostenerlo con la forza ed il peso delle nostre ragioni.