LA MEMORIA PERSA DEL SINDACATO CONCERTATIVO

Nonostante gli anni e le esperienze, alcune sigle sindacali riescono ancora oggi a stupirci e non sappiamo se non ricordano, o fanno finta di non ricordare, quei lacci e lacciuoli contrattuali che essi stessi hanno condiviso e convintamente firmato.

Pisa -

E’ stata inviata due giorni fa ai nostri Rettore e Direttore Generale, e per conoscenza a tutti noi, una lettera dai toni estremamente aulici da parte della CGIL in cui -bontà loro- ci raccontano di avere “appreso”… di una riorganizzazione dell’ateneo che scarica sul personale il “definanziamento universitario”, … "partorita in qualche segreta sagrestia odorante di incenso aziendalista”… senza che le lavoratrici ed i lavoratori siano stati “coinvolti”…

Ma forse questa notizia la CGIL l’ha appresa proprio in quelle segrete sagrestie che usualmente frequenta tenendo al di fuori delle discussioni tutte le altre componenti sindacali di ateneo regolarmente elette. E non solo: non ci sembra che in questi anni la CGIL si sia strenuamente opposta ai piani di definanziamento universitario…ma forse sono in attesa dell’inizio di quella “rivolta sociale” tanto decantata e che tutti aspettiamo da mesi. E che dire del mancato coinvolgimento del personale? Forse anche in questo caso la memoria corta gli ha fatto dimenticare che l’art.81, comma 7 lettera d) del nostro CCNL, che tanto felicemente hanno a suo tempo firmato, prevede che l’organizzazione degli uffici sia oggetto di sola informazione?

Ebbene, la CGIL vuole opporsi a tutto questo? Cominci con lo scendere in piazza e chiedere una reale riforma dei contratti, dal punto di vista salariale ma anche normativo, che rimetta davvero al centro il coinvolgimento del personale, per aumentare la cifra del buono pasto ad almeno il doppio del suo valore attuale, per contrastare un sistema di valutazione che molto spesso rappresenta un vero e proprio ricatto dei dirigenti verso le lavoratrici ed i lavoratori schiacciati da carichi di lavoro ingestibili, ecc. ecc. ecc. Forse allora potrebbe cominciare a riacquistare un minimo di credibilità…

Care colleghe e cari colleghi, nel frattempo:

FACCIAMO GIUSTIZIA! 

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USB Università di Pisa