LEGGE DI BILANCIO, IL MUR CONFERMA I TAGLI ALL’UNIVERSITA’

Atenei in ginocchio, ma il governo ha deciso di realizzare i risparmi sul sistema universitario pubblico in fase di ridimensionamento.

Roma -

USB lo annunciava  lo scorso luglio in questo comunicato ed il testo della legge di bilancio 2025 conferma purtroppo i pesanti tagli sul FFO, il Fondo di Finanziamento Ordinario destinato agli Atenei per le spese di personale e di funzionamento.

Nonostante la ferma opposizione sindacale ed i pareri negativi della CRUI e del CUN, il Governo decide di andare dritto sulla linea dei tagli all’Università e questa scelta mette in ginocchio tanti Atenei statali, circa 78 su 83 quelli interessati alla riduzione del Fondo.

Il taglio nominale del FFO per il 2024 si attesta sulla somma di 173 milioni di euro ed in diversi Atenei si colloca fra il 3% ed il 4%, percentuali drastiche per chi è già in situazioni difficili per la tenuta stessa delle sue attività. A questi tagli si aggiunge poi il blocco del piano straordinario di reclutamento sia sul fronte della ricerca che del personale tecnico amministrativo e bibliotecari, dove si parla di una riduzione di circa il 25% del turnover. 

Ci vorranno giorni per capire effettivamente l'impatto di questi tagli sui bilanci degli Atenei, ma quello che già emerge in diversi casi è che la riduzione delle risorse peserà ben oltre quella che è la riduzione nominale dei tagli al FFO, riverberando i suoi effetti su tante voci di spesa (come sui servizi agli studenti, sugli stipendi e l’occupazione...) per una stima complessiva degli effetti che dovrebbe avvicinarsi a circa 800 milioni di euro, cifra già anticipata fra l'altro dalla Bernini ad inizio ottobre in merito alle risorse che mancano sulle Università.

In questo quadro di demolizione del sistema universitario pubblico, questo sì ben strutturato, va inserito il disegno di legge di riforma del reclutamento del personale docente e di ricerca e l’organizzazione delle università che prevede solo figure precarie, senza alcun sbocco di stabilizzazione. Come per i tanti precari della ricerca assunti negli ultimi anni dagli atenei su specifici progetti finanziati nell’ambito del PNRR la cui attuazione, peraltro, dovrebbero terminare il prossimo anno. A tal proposito, per gli anni 2026 e 2027 nella Legge di Bilancio è previsto lo stanziamento di un fondo di (soli) 150 milioni di euro per il cofinanziamento di progetti realizzati con partner privati volti al trasferimento tecnologico dei risultati, cioè al “mercato”. Una misura palliativa, poiché utile soltanto ad attutire i contraccolpi dell’arresto dei finanziamenti PNRR e ai tagli al FFO. 

Purtroppo, questo è solo l'inizio di un percorso di privatizzazione a fronte di continui e maggiori aumenti delle spese militari a danno della spesa sociale. Non è una semplice parentesi momentanea.

Di fronte a tutto questo, come USB non possiamo restare inermi ed è per questo che invitiamo tutto il personale universitario e tutte le componenti delle comunità accademiche a mobilitarsi sin da subito in occasione dello SCIOPERO GENERALE del PUBBLICO IMPIEGO, in programma per il 31 ottobre con Manifestazione nazionale a Roma, che raccoglierà anche le tante istanze provenienti dal settore Università.                            

USB PI Università

ASSEMBLEA ONLINE APERTA AI LAVORATORI ED ALLE LAVORATRICI di tutti gli ATENEI, che si svolgerà fuori dall'orario di servizio

Lunedì, 28 OTTOBRE 2024 - DALLE 15:30 ALLE 17:30   PER COLLEGARTI CLICCA QUI SUL LINK DI TEAMS