L'UNIVERSITÀ DI STATO ALL'INCANTO: ANCHE LA TOSCANA VERSO LA REGIONALIZZAZIONE

Roma -

 

Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Siena del 13 aprile ha approvato le seguenti delibere:

- Piano di interventi 2010-2014 per il risanamento e ha chiesto contemporaneamente agli organi istituzionali dell’Ateneo di agire immediatamente per la costituzione di un tavolo finalizzato alla realizzazione in tempi brevi di sistema universitario regionale, che veda il coinvolgimento della Regione Toscana e l’attivo impegno del ministero dell’Università e della ricerca.

- Protocollo d’intesa tra le Università di Firenze, Pisa e Siena per la definizione di forme di collaborazione nell’ambito delle attività tecnico amministrative. Attraverso il protocollo, su cui già ieri il Senato aveva espresso il proprio parere positivo, saranno attuate azioni di razionalizzazione della gestione, per far fronte al contesto nazionale di crisi economica, che ha determinato una riduzione dei finanziamenti all’Università, al fine del contenimento della spesa pubblica.

Lo smantellamento del sistema universitario arriva da più parti. La legge di “riforma” dell’università, in discussione in Parlamento, infatti, prevede che le università di possano federare, ma ora anche a livello regionale c’è chi pensa di fare salti in avanti, anticipando in modo peggiorativo quanto previsto dalla futura riforma, approvando protocolli d’intesa e creando tavoli politici per creare un sistema universitario regionale.

La RdB Pubblico Impiego rifiuta categoricamente questa visione e analisi della situazione.

Le due delibere vanno viste separatamente.

- La prima vede un gioco tutto politico regionale di gestione delle posizioni di potere acquisite in anni di autonomia selvaggia, Siena è un esempio lampante, che vede coinvolti partiti, dirigenti pubblici e sindacati confederali. Il tavolo per ora è stato proposto solo a Siena, ma di sicuro sarà acquisito come proposta da consiglieri di amministrazione di Pisa e Firenze.

- La seconda va letta sotto l’aspetto della gestione della crisi dei tre atenei, che vede sempre Siena come capofila seguita però a stretto giro da Firenze e Pisa. Questa seconda delibera è preoccupante perché vede innescarsi un percorso di esternalizzazione di servizi e di chiusura di sedi, corsi e facoltà (è il caso di Arezzo) giustificato con le economie di scale e dai risparmi che si dovranno creare per fra fronte alle difficoltà gestionali dei tre atenei .

Le ripercussioni di queste scelte toccheranno la vita lavorativa di molti, tenuto conto anche di quanto previsto dal collegato lavoro che, seppur tornato in Parlamento, non promette niente di buono. Infatti nel collegato lavoro è previsto che si possano attivare procedure di messa in mobilità e di esubero dei dipendenti pubblici anche nei casi di trasferimento delle competenze dalla Stato agli enti locali o in caso di esternalizzazione dei servizi (art.13). A maggior ragione questo potrà essere usato quando ci sono sedi a rischio di chiusura come Arezzo.

Il Protocollo d’Intesa interessa da subito i tre atenei.

Per questo la RdB nel prossimo mese organizzerà iniziative a Firenze, Pisa e Siena. Prima di tutto vanno informati le lavoratrici ed i lavoratori delle scelte che passano sotto silenzio con la complicità di molti e diversi attori. Sarà obbligatorio poi coinvolgere gli studenti. La crisi va affrontata con altre soluzioni. Non possiamo accettare che si trovino soluzioni regionali di fronte allo sfascio dell’intero sistema universitario nazionale..

Firenze, 27.04.2010 RdB Pubblico Impiego - Università

Per leggere il testo del protocollo:

rdbcubuniversitasiena.wordpress.com/2010/04/27/protocollo-d%E2%80%99intesa-tra-le-universita%E2%80%99-degli-studi-di-firenze-pisa-e-siena/

Per contatti e informazioni: rdbpubblicoimpiego@unisi.it