MACERATA E CAMERINO ANTICIPANO IL DDL GELMINI FACENDO SPEZZATINO DEI SERVIZI D'ATENEO
DDL GELMINI: Il RETTORE IN SCADENZA GIOCA D'ANTICIPO METTENDO IN FORSE IL FUTURO DEI LAVORATORI
In questi giorni e in gran fretta si sta procedendo alla ratifica di un accordo di programma tra Camerino, Macerata e gli enti pubblici territoriali con lo scopo dichiarato di porre termine alla competizione tra i due atenei sul terreno dell'offerta didattica. Intento nobile e ovviamente condivisibile in un sistema in cui gli atenei sono ormai obbligati ad una perenne concorrenza per acquisire fondi.
Il Rettore di Macerata, intervenuto all’assemblea di venerdì 27 novembre, nel dichiarare questo intento, ha rivelato che si tratta di una ipocrita foglia di fico che copre un progetto ben diverso e ben più pericoloso per lavoratori e Università Pubblica: liberarsi di tutta una serie di servizi amministrativi e tecnici (e con essi i lavoratori coinvolti), avviare un processo che farà "spezzatino" di queste Università e fornire un “precedente” ai tanti “baroni-manager” che affollano i vertici dei nostri atenei pubblici.
Il progetto infatti è di dar vita a un Consorzio di servizi comuni, partecipato non più dai soli atenei di Camerino e Macerata, ma anche dalla Provincia e da altri enti pubblici territoriali che vorranno aderire nel prossimo futuro.
Ci chiediamo dove siano le differenze tra questo "Consorzio" e la "Fondazione". Che il primo resterebbe soggetto di "diritto pubblico" mentre le Fondazioni sono soggetti di "diritto privato" ? E chi potrà mai garantirlo: Macerata, Camerino, la Provincia ... o chi ? Perciò non prendiamoci in giro ! Sappiamo benissimo che per i lavoratori coinvolti si apre una prospettiva in cui è chiara unicamente la partenza, ma non gli approdi prossimi venturi. Sappiamo tutti benissimo che il varo e l'approvazione di un simile progetto apre la strada alla dismissione/esternalizzazione di servizi e di lavoratori in un processo a catena che non garantisce più nessuno e spezzetta l'Università !
In particolare, l'accordo di programma, che non a caso ha trovato il consenso attivo del Ministero, è in realtà una anticipazione dei progetti del DDL Gemini che formalizza e istituzionalizza il disimpegno dello Stato nel finanziamento delle Università. La conseguenza è che per risolvere le difficoltà di bilancio, inasprite dai tagli della Legge 133/08, si legittima e si programma ogni possibile misura di alleggerimento dei bilanci degli atenei (prioritariamente quelle miranti a ridurre le spese del personale tecnico-amministrativo).
Il Rettore ha tenuto a rassicurare i lavoratori e lo ha fatto in modo plateale con la partecipazione all'assemblea dei lavoratori. Ma che affidabilità hanno le parole di chi ha cercato e gestito la questione in assoluto silenzio e alle spalle del personale T/A che ne è coinvolto e vittima predestinata; che credibilità ha chi si è presentato a cose fatte per tacitare lamentele e proteste che cominciavano ad agitare le rappresentanze sindacali ?
Per questo RdB chiama tutte le rappresentanze sindacali a mantenere un NO fermo e incondizionato ai progetti dei Rettori, a continuare a mobilitarsi per contrastare la scelta di avviare lo smantellamento dei servizi degli atenei interessati che mette a rischio il futuro dei lavoratori T/A, a contrastare questa anticipazione delle misure sfascia Università Pubblica del DDL Gelmini.
Invitiamo lavoratori ed RSU degli atenei italiani ad esprimere solidarietà ai lavoratori dell'Università di Macerata e di Camerino.
Il Rettore deve ritirare l'accordo per la costituzione del c.d. Consorzio o dimettersi !!
Esecutivo Nazionale RdB/CUB Università