MILANO: 3000 FIRME CONTRO LA CHIUSURA DELLA MENSA DI VIA GOLGI
IL POLITECNICO VUOLE CHIUDERE LA STORICA MENSA DI VIA GOLGI.
SI MOBILITANO I LAVORATORI CHE RISCHIANO IL LICENZIAMENTO.
GIA’ RACCOLTE 3000 FIRME CONTRO LA CHIUSURA.
La mensa attualmente serve circa 1500 pasti/giorno in convenzione a studenti, docenti, lavoratori del Politecnico e della Statale oltre che delle altre strutture della zona e ai lavoratori degli appalti, offrendo così un servizio al territorio.
L’Ateneo sostiene (con l’avallo di due rappresentanti sindacali e degli studenti presenti nel CdA) che questo servizio è un aggravio insopportabile di spese per il bilancio dell'ateneo. Ma dimentica di dire che i fondi sono quelli stanziati per il diritto allo studio dalla Regione per più di 40.000 studenti su Città Studi che questa mensa garantisce un pasto completo e caldo con un adeguato servizio (che non può essere sostituito dai bar della zona già sovraffollati) e funziona da calmiere dei prezzi in zona. E risulta discutibile anche la sua scelta di garantire ai soli studenti con borsa di studio i servizi mensa presso i bar della zona (a 4,50 euro, fino ad oggi era gratuito).
Dimentica , infine, di dire che con la chiusura della mensa il Politecnico condanna al licenziamento i lavoratori della mensa, visto che la loro società ha già avviato la procedura di mobilità.
SdL ed RdB denunciano la cancellazione di questo servizio indispensabile agli studenti, agli operatori universitari, ai lavoratori ed al territorio. Non si può tollerare questo ennesimo attacco al diritto allo studio, questo uso proprietario di fondi pubblici per cancellare servizi e diritti, questo approdo della baronia del Politecnico alla politica dei licenziamenti facili (quella stessa politica che tanto rimproverano all’imprenditoria privata nei convegni accademici sulla “Responsabilità sociale d’Impresa).
SdL ed RdB, su mandato dell’assemblea del 6 novembre, dichiarano lo stato di agitazione e si mobilitano a fianco dei lavoratori, promuovendo una serie di iniziative di lotte.
SdL ed RdB lanciano un accorato appello alla Comunità Universitaria, ai lavoratori ed agli abitanti di Città Studi, al Comune ed alla Regione affinché intervengano a bloccare questa inaudita decisione del Politecnico.
SdL Intercategoriale RdB/CUB Università