MILANO: NON SIAMO FIGLI DI UN DIO MINORE !

Milano -

FIGLI DI UN DIO MINORE ?

Nelle scorse settimane Amministrazione, RSU e OO.SS. si sono incontrate per definire la procedura per varare le Progressioni Economiche Orizzontali (PEO) sottoscritte nell'accordo d'ateneo 2008-2009.

Come avevamo detto e sottoscritto si tratta di un’operazione di stabilizzazione del salario accessorio come stipendio base: il passaggio al gradino economico superiore, in effetti, verrà finanziato dall'indennità mensile di ogni singolo lavoratore che viene re-inquadrato.

Dunque non un premio salariale e una spesa in più dell'ateneo per il personale (che sarebbe comunque giustificata e dovuta: i fondi per continuare a fare sempre nuovi dirigenti si trovano e noi lavoratori non ci sentiamo affatto figli di un dio minore !)  ma una risposta al blocco e al taglio del salario accessorio operato dalla legge 133/2008.

Succede però che siamo a metà febbraio e le procedure non partono. L'amministrazione convoca incontri “tecnici”, avanza “proposte” ma non ascolta  le obiezioni delle rappresentanze sindacali  quando obiettano a proposte pericolose e di dubbia legittimità.

L'ultima proposta dell'Amministrazione è questa: per passare al gradino superiore bisogna superare un punteggio “minimo”. Inoltre il raggiungimento del punteggio “minimo” è condizionato  in gran parte dal giudizio del “valutatore” a cui l'Amministrazione chiede di esprimere  valutazioni anche del tipo “gravemente insufficiente” non si capisce bene a quale titolo e su quale base. L'obiettivo è evidente: giustificare eventuali esclusioni dalla stabilizzazione del salario accessorio tramite le PEO.

Insomma l'Amministrazione si sta avventurando nell'applicazione “sui generis” del principio alla base delle fasce del Decreto Brunetta, quello delle esclusioni pregiudiziali di una parte dei lavoratori dai benefici della contrattazione integrativa, senza nemmeno sceneggiare quell'orgia di criteri “oggettivi” (cicli di performances, predefinizione di obiettivi, commissioni di valutazione, ecc. ecc.) con cui si sta mascherando una pura e semplice operazione politica di intimidazione e divisione dei lavoratori pubblici per smantellare la Pubblica Amministrazione e ....... precarizzare i lavoratori

Nel nostro caso i Rettori e i Direttori Amministrativi avevano contestato l'applicazione della ingessatura delle valutazioni nelle tre fasce del decreto Brunetta al personale degli atenei, ci tocca scoprire ora che quella contestazione era per aver le mani più libere (e più pesanti) sul personale dei propri atenei ?

Perciò denunciamo i ritardi colpevoli che l'Amministrazione e chiediamo alla RSU e alle altre OO.SS. di mettere in pista la convocazione dei lavoratori (e in particolare dei 1000 interessati alle PEO 2010) qualora nel prossimo incontro del 24 febbraio la querelle non trovasse una soluzione rapida e coerente con l'accordo d'ateneo sottoscritto.

NON SIAMO FIGLI DI UN DIO MINORE !