SIENA: NON CI LASCIATE ALTRA SCELTA CHE LA VIA LEGALE

Siena -

 

Non ci lasciate altra possibilità sul salario accessorio che procedere per vie legali.

Pagherete tutto!

Lunedì 27 febbraio si è svolto il CdA. In quella sede la Dott.ssa Fabbro ha risposto alle richieste di chiarimento  di un rappresentante del personale tecnico e amministrativo sul salario accessorio, adducendo spiegazioni ormai prive di credibilità. Non possiamo più fidarci delle parole di un Direttore Amministrativo che palesemente si contraddice ogni volta.

La Dott.ssa Fabbro si reca settimanalmente al MEF a parlare di non si sa cosa, certo non di salario accessorio perché non è possibile che ogni volta al MEF cambino opinione. Tutto questo serve solo a giustificare la mancata variazione di bilancio e a prendere in giro ancora una volta tutto il personale tecnico e amministrativo.

Ora sembra che siano emerse difformità di vedute su quanto andrebbe “recuperato” dal nostro fondo. Addirittura pare che il MEF non condivida nemmeno la costituzione del fondo fatta per gli anni 2011-2012!

A questo punto è doveroso un commento riguardo la costituzione del fondo per il 2011 e 2012: se ne sarebbe occupata direttamente la Dott.ssa Fabbro con tutta la sua esperienza. Complimenti, ha sbagliato anche lei! A questo punto viene da dire o è l’aria di Siena che fa sbagliare o alle volte anche i “bravi” possono sbagliare.  In ogni caso la Dott.ssa farebbe bene a smettere di descrivere noi come dei cretini che in passato non sono stati buoni a rendicontare nemmeno un progetto di ricerca.

Di fronte a questa ennesima presa in giro come USB vediamo chiudersi tutte le possibilità di dialogo con l’Amministrazione.

Sentiti i nostri legali, abbiamo deciso di promuovere in prima istanza dei ricorsi individuali per ingiunzione di pagamento perché l’iter è più veloce. Nel caso poi vi siano delle difficoltà per questo tipo di ricorso, promuoveremo ricorsi individuali, ex articolo 414 cpc.

I documenti da produrre sono una busta paga del 2010 e una del 2011 ed eventualmente le lettere dell’Amministrazione in cui si assegnano gli incarichi. Come USB faremo i calcoli di quanto dovuto e informeremo ogni lavoratore di cosa gli spetta per certo e cosa resta dubbio. Infatti il ricorso andrà presentato solo per le somme certe e definite.

Veniamo alla copertura delle spese legali. Come USB abbiamo deciso che non vi saranno spese per i lavoratori e che non intendiamo fare distinzione fra iscritti e non iscritti. La questione è diventata di principio: stiamo subendo un abuso e come risposta a questo vogliamo che tutti i lavoratori, iscritti e non iscritti, abbiano la possibilità di difendersi.

Le spese legali le copriremo come sindacato.

Il nostro sindacato non ha altre entrate se non il contributo dei lavoratori, dunque la scelta non è facile. Tuttavia non possiamo e non vogliamo forzare nessuno ad iscriversi.  Non ci stiamo, questo tipo di strategia non ci appartiene. Con tutto ciò non vogliamo entrare in polemica con chi ha fatto diversamente. Noi siamo un’organizzazione sindacale che, come unici padroni, ha i lavoratori e, pur vivendo del solo contributo degli iscritti, agisce sempre e comunque  solo in difesa di tutti i lavoratori.

Rettore Riccaboni, Dott.ssa Fabbro non ci avete lasciato altra possibilità e con questo vostro comportamento esponete la Pubblica Amministrazione per cui lavorate ad ulteriori spese di contenzioso, complimenti!

Potevate lasciare stare il nostro salario accessorio e potevamo discutere di indebiti e recuperi in altro modo, avete scelto di pagare tutto comunque ma per altre vie, quelle legali!

Chi volesse aderire al ricorso può scriverci al seguente indirizzo: usbpubblicoimpiego@unisi.it

Le prime informazioni di cui abbiamo bisogno sono nome, cognome, ufficio, posizione economica, contatto telefonico d’ufficio. Poi, saremo noi a contattarvi per dirvi come e dove consegnare tutta la documentazione.