SOLIDARIETÀ ALLA LOTTA DEGLI STUDENTI FRANCESI CONTRO LA PRECARIETÀ: UNA LOTTA PER IL FUTURO!

Comunicato stampa

Roma -

Le lotte studentesche francesi contro il CPE (la “Legge per il Primo Impiego”,  che permette il licenziamento senza motivo e in qualsiasi momento dei giovani fino a 26 anni) hanno messo a nudo ancora una volta l’arroganza e il servilismo di una classe politica che si dice “europea” e “sovranazionale” e rivela invece i caratteri e la statura di volgari tirapiedi paesani al servizio del padronato. 

La pretesa del governo francese di voler imporre a tutti i costi una legge tanto ingiusta e impopolare ha trovato dunque una pronta e LEGITTIMA risposta.

59 Università totalmente bloccate e 38 in agitazione danno le dimensioni non solo del profondo disagio che le “riforme modernizzatrici“ stanno facendo subire alle nuove generazioni, ma anche della concretezza e della coscienza critica della gioventù francese.

Le lotte “studentesche” sono le lotte del precariato sociale!

I giornalisti italiani, di regime e di “opposizione” (salvo alcune e preziose eccezioni), indugiano morbosamente sullo sgombero della Sorbona, favoleggiano di “un nuovo ’68 francese”, cercano gli “scontri di piazza”, assecondando quella logica poliziesca che vede la gioventù che protesta contro l’arroganza del potere costituito come un problema di ordine pubblico.

La logica pennivendola vi vede infine lo..... scoop giornalistico!

Se questo è quanto l’establishment nostrano vuol farci vedere, per noi l’estensione, la ricchezza e la concretezza dell’obiettivo delle lotte studentesche francesi sono un segnale di speranza della possibilità di cambiare.

La precarietà non è solo l’immiserimento materiale di larghi strati della società, è anche e soprattutto un imbarbarimento delle menti e delle relazioni sociali.

La lotta alla precarietà è la lotta per il futuro. E’ la lotta per la civiltà.

Chi, più dei giovani,  può e deve battersi per il futuro?

Per questo la RdB/CUB Università si sente interamente al fianco degli studenti francesi e solidarizza con la loro lotta.