STATALE MILANO: APERTURA SERALE BIBLIOTECHE. MA CHE BELLA PENSATA ...!!
Apprendiamo dal sito di Unimi che l’ateneo ha deciso di aprire due strutture sino alle 22.00 dal lunedì al giovedì.
Al di la dell’iniziativa in se che potrebbe essere utile per ovviare alla mancanza cronica di spazi per studiare in città non possiamo esimerci da alcune considerazioni.
Prima di tutto sull’opportunità di fare questa sperimentazione in questo momento in cui i continui tagli alle risorse universitarie rendono difficilissime nuove assunzioni.
Si decide, “sperimentalmente”, fino al 30 giugno e utilizzando su base volontaria di colleghe e colleghi in straordinario (che nel comunicato non vengono neppure ringraziate/i per la loro disponibilità non dovuta), di mettere in piedi un servizio che pensiamo avrà un indubbio successo.
Appunto per questo ci chiediamo: e poi questi grandi strateghi come pensano di continuare se ci ripetono ad ogni incontro le grandissime difficoltà ad assumere personale?
Non è che pensano di fare diventare la volontarietà un obbligo?
Certo che pensieri di questo genere ci vengono anche dal fatto che questa sperimentazione, che coinvolge lavoratrici e lavoratori, sia stata messa in piede senza neppure informare le OO.SS. e tanto meno la RSU, come previsto in questi casi dal contratto.
Inoltre in tal modo il Comune di Milano, che partecipa all’iniziativa, probabilmente vuole scaricare sull’Università (e soprattutto su lavoratrici e lavoratori della stessa) le sue scelte in tema di riduzione dell’apertura delle biblioteche rionali.
Anche su questo chiediamo quindi un confronto per verificare che i nostri “cattivi” pensieri non siano magari non così campati in aria..
A meno che il tutto non sia stato pensato come uno spot elettorale per qualcuno visto che a metà maggio ci saranno le elezioni per le rappresentanze studentesche…
Perché come dice qualcuno che non ci è caro “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”