Torino: basta accordi con Frontex, questo Politecnico non lo vogliamo
Martedì 14 dicembre, in occasione dello svolgimento della seduta straordinaria del Senato Accademico del Politecnico di Torino, USB assieme a Studenti, Lavoratori e realtà sociali della Città hanno manifestato la loro richiesta che il Senato annulli la partecipazione diretta con il suo Dipartimento DIST e con la partecipata Ithaca dal contratto con FRONTEX, alla quale dovrebbe, come da progetto finanziato dalla Comunità Europea, fornire strumenti per sondare le frontiere dell’Unione Europea.
Visto il mandato assegnato dall’Unione Europea a Frontex, consistente nel respingimento dei profughi nel mediterraneo e nelle frontiere dell’est Europa, attività che negli anni ha causato respingimento senza scrupoli dei profughi in disperata ricerca di dignità umana, abbiamo chiesto con decisione che il Politecnico non si sporchi le mani, non sottoscrivendo questo contratto con FRONTEX, rinunciando al compenso di 4 milioni di euro del progetto.
Il confronto avuto con il Rettore nel cortile dell’Ateneo prima della seduta del senato ha avuto un risultato negativo, dimostrando il Rettore di avere poca dimestichezza nel rapportarsi con una massa critica di base non allineata alle forze politiche e sindacali istituzionali.
Dopo essersi visti negare la richiesta che una delegazione andasse a confrontarsi con il Senato accademico, i ragazzi hanno fatto un corteo interno ai corridoi dell’Ateneo, entrando negli Uffici di Ithaca e della Fondazione Link, Enti partecipanti al progetto FRONTEX chiedendo anche a loro di ritirarsi dal progetto.
Tornati nel cortile centrale, prossimo alla seduta del Senato, abbiamo aspettato l'esito della seduta che, se in prima istanza sembrava avere avuto recepito la nostra richiesta abbiamo poi dovuto constatare che a larga maggioranza aveva approvato la partecipazione del Politecnico e di Ithaca al progetto Frontex, inserendo nel contratto
una clausola vincolante, che specifichi l'impegno del personale docente e del committente ad agire in osservanza del rispetto dei diritti umani e fondamentali delle persone, oltre che dei principi dell'integrità della ricerca.
Questa scelta la riteniamo una presa in giro, che nasconde la volontà reale dell’Ateneo di incassare i 4 milioni di euro per il progetto comportandosi come farebbe un’azienda privata con fini speculativi, senza farsi scrupoli.
Questa soluzione è inaccettabile per due motivi: la clausola proposta non potrà mai essere verificata dal Politecnico; è comunque inaccettabile sottoscrivere qualsivoglia contratto con chi come FRONTEX sta dimostrandosi essere un Organo costruito per ergere confini spinati nell'est europeo o per affondare barconi di donne e bambini nel mediterraneo.
Continueremo a lottare con Studenti, immigrati e Lavoratori perché IL POLITECNICO ANNULLI OGNI COLLABORAZIONE CON FRONTEX SENZA SE E SENZA MA.