UNIVERSITA' DI MODENA: COSA ABBIAMO FATTO, COSA VOGLIAMO FARE
Ateneo di Modena e Reggio Emilia: “appunti” su cosa ho fatto e cosa intendo fare.
Cari colleghi ed amici,
da alcuni anni sto cercando di arginare un costante peggioramento (economico, organizzativo e giuridico) delle nostre condizioni di lavoro.
Spesso mi sono trovato e mi trovo a dover difendere i “diritti” dei lavoratori non solo dall’Amministrazione, intesa come “datore di lavoro”, ma anche da quei soggetti che pur dichiarandosi “difensori” dei lavoratori di fatto sono alleati “funzionali” agli interessi di una ristretta “oligarchia” mista (docenti, personale tecnico-amministrativo, Sindacati, ecc…) che “predica” l’interesse di tutti e cura solo i suoi.
La mancanza di trasparenza, di chiarezza dei ruoli, della suddivisione delle responsabilità e dei compiti viene utilizzata costantemente per distrarci, confonderci e darci l’illusione dell’esistenza di strumenti a nostra tutela, strumenti (regolamenti, comitato per il mobbing, corsi svolti anche dai Sindacati…) che però al momento decisivo rivelano tutta la loro inconsistenza operativa: quando abbiamo un problema, quando subiamo un’ingiustizia ci troviamo soli e…sono solo ”fatti nostri”!
In questi anni ho cercato (subendo forti “attacchi” anche dai sindacati) di far circolare il più possibile le informazioni, le opinioni ed i comportamenti.
Direi che è stato un punto importante del mio “programma di azione”: prima si deve conoscere cosa sta succedendo e poi si deve agire per “modificare” quello che non va! (una cosa tira l’altra: se faccio sapere e dimostro che non ci sono vincoli di legge alle “progressioni orizzontali” per tutti, va da se che tutti la vogliono e tutti i sindacati non possono che appoggiare la richiesta…basta tenere duro e sapere di avere il vostro appoggio).
L’RdB propone una lotta decisa contro gli arbitri dell’Amministrazione e ogni soggetto che attivamente e/o passivamente assecondi tale comportamento, ma per fare ciò ha bisogno del Vostro appoggio durante le elezioni RSU ma anche dopo.
Parte regolamentare: ovvero come eliminare le disuguaglianze nei “diritti”;
Ho fatto tutto il possibile ma ho incontrato molte difficoltà e non pochi sono stati i “fallimenti” rispetto alle mie aspettative. Purtroppo a mio modo di vedere c’è una forte resistenza sia dell’Amministrazione che degli alti Sindacati: i regolamenti sono redatti per alimentare un “sistema clientelare” per cui le regole sono pressoché “finte” ma fanno molto comodo a chi è nel “giro”. Un regolamento, per sua natura, dovrebbe tendere ad assicurare “diritti e possibilità” uguali ma da noi non è così, anzi.
E’ quindi più che mai viva l’esigenza di ricostruire una VERA disciplina regolamentare interna per garantire che l’amministrazione (a mio modo di vedere insieme ai Sindacati) non decida caso per caso ma si attenga a regole chiare, motivate e pubblicizzate che garantiscano un comportamento imparziale con percorsi e tempistiche prestabilite. A tale scopo continuerò a chiedere:
Una semplice e chiara regolamentazione delle indennità di Responsabilità, Posizione, ecc…di come si fa a percepirle, dei criteri per determinarne l’importo e l’assegnazione ad un collega piuttosto che ad un altro. Deve risultare chiaro a chi e perché viene data un’indennità (le regole devono essere di facile ed immediata comprensione);
La rivisitazione completa del regolamento di mobilità interna ed esterna impostato su meccanismi oggettivi ed estrema limitazione della mobilità d’ufficio, l’attuale regolamento è “vergognoso” quanto l’utilizzo che ne viene fatto. Tutti i colleghi devono avere eguali possibilità di trasferirsi;
La rivisitazione completa del regolamento sulle progressioni orizzontali ( E’ vero che abbiamo ottenuto le progressioni orizzontali per tutti 2007-2008, ma salvo modifiche a livello di Contratto Nazionale il regolamento è ancora necessario- ELIMINANAZIONE di valutazioni e soprattutto “PAGELLINE”);
La redazione di un regolamento disciplinante la scelta del personale per determinati incarichi: docenze e seminari interni (corsi per neo assunti…), commissioni di concorso, ecc.
la modifica dell’attuale regolamento per la formazione e la definizione di regole oggettive e chiare che disciplinino la scelta del personale che può partecipare ai corsi di formazione, MAGGIORE trasparenza nella gestione dei fondi;
Redazione di un regolamento per la concessione di autorizzazioni a svolgere incarichi esterni;
In sostanza continuerò a chiedere che si esplicitino il più possibile tutte le “regole del gioco” di interesse dei lavoratori permettendo a tutti di usufruirne senza dover “elemosinare” o contrattare aiuti e notizie.
Più che mai si chiederà semplicità e chiarezza per evitare le solite strane interpretazioni.
Parte economica ovvero come eliminare le ingiuste disuguaglianze economiche;
Come nel programma nazionale è mia intenzione operare il più possibile a favore di aumenti stabili per tutti (richiedere l’aumento degli attuali 35 euro mensili ad almeno 50,00 euro) si chiederanno risorse per incrementare il trattamento accessorio anche utilizzando i fondi conto terzi (cioè i soldi di “privati” che entrano nell’università per attività svolte ).
Si chiederà un maggior equilibrio tra i Fondi che vanno a tutti ed i “premi”- basta con: pochi soldi a tanti e tanti soldi a pochi.
Inoltre per attenuare le difficoltà economiche si continuerà a chiedere la previsione di “benefits” a sostegno dei lavoratori:
L’istituzione di asili nido a “contributo dell’Ateneo”( convenzioni e/o contributi sulle quote) per i dipendenti dell’Ateneo;
Aumento dei buoni pasto e massima spendibilità;
Agevolazioni/contributi per i trasporti;
Contributi e/o convenzioni per l’assistenza sanitaria
Costituzione di fondi di solidarietà
Convenzioni con palestre, ecc.;
Finanziamenti agevolati per l’acquisto della prima casa
Si chiederà la modifica delle finte agevolazioni concesse per l’iscrizione dei dipendenti a corsi di laurea dell’Ateneo pertinenti con il proprio lavoro, tali corsi devono essere gratuiti o con un minimo contributo del dipendente;
Contributi per iscrizioni a Master dell’Ateneo;
Un contributo spese per le tasse di iscrizione all’università di Modena e Reggio Emilia per i figli dei dipendenti dell’Ateneo con eventuali variazioni per reddito e merito;
Si pretenderà una chiara e tempestiva informazione sul Tfr, ormai prossimo;
Trasparenza e pubblicità: perché la “conoscenza” è la base di ogni “diritto”
L’amministrazione non ha ancora accolto ( TROPPO SCOMODO anche ai Sindacati) la richiesta di pubblicare mensilmente un Bollettino d’informazione (da inviare a tutte le Strutture e servizi) in cui si dovevano riportare obbligatoriamente alcune informazioni quali il personale assunto e/o trasferito, eventuali disponibilità alla mobilità interna, i principali corsi di formazione svolti nell’Ateneo, l’elenco dei docenti, i progetti finalizzati approvati, gli incarichi conferiti, ecc.
PERO’ a forza di chiedere si è iniziato a pubblicare sul sito internet/intranet di Ateneo alcune informazioni su uffici, procedure, ecc. i dati e le informazioni sono ancora del tutto insufficienti e “confuse” ma il “PRINCIPIO” alla fine è PASSATO ed è mia intenzione continuare su questa strada finché non risulti possibile e semplice controllare e sapere cosa sta succedendo e perché.
Poteri, Responsabilità e organizzazione del lavoro: chi guadagna di più (a partire dai dirigenti) deve meritarselo e non scaricare lavoro, problemi e responsabilità sui più deboli;
L’attuale direzione, a mio/RdB parere grazie alla “collaborazione” dei Sindacati dimentica che le determinazioni operative gestionali, seppure sottoposte al diritto privato, sono vincolate dall’esigenza della assoluta rispondenza al pubblico interesse dell’azione amministrativa che comprende il razionale (per i cittadini…non per gli interessi di Dirigenti, Sindacati ed amici!) impiego delle risorse umane, la trasparenza e l’imparzialità amministrativa.
Si continuerà quindi a chiederà di:
Esplicitare a tutto il personale gli obiettivi ( la mission ) dell’Ateneo e delle varie strutture- fin ora sono vaghe e per nulla chiare, inutili ai fini operativi;
di chiarire e pubblicizzare a tutto il personale gli obiettivi dei Dirigenti comunicando dall’inizio i sistemi di misurazione ed i criteri che si intende adottare per la valutazione dell’operato e che il personale “gestito” dagli Stessi Dirigenti abbia una sia pur minima voce in merito;
chiarire e pubblicizzare i sistemi di misurazione dei carichi di lavoro- quelli esistenti sono da modificare in quanto causa di gravi disparità di trattamento;
chiarire e pubblicizzare la dislocazione/assegnazione del personale – il sito intranet è molto approssimato, a volte sbagliato e sicuramente insufficiente, tra l’altro riguarda solo l’Amministrazione centrale;
L’obiettivo perseguito, iniziato sempre fornendo più informazioni possibili è quello di riuscire ad avere una visione sia pure parziale del lavoro nell’ateneo e della logicità, proporzionalità e congruità dell’azione amministrativa, anche per limitare “abusi” dei Dirigenti ed in generale dei gruppi di “comando”.
garantire standard minimi di sicurezza e confortabilità degli uffici e dei laboratori, sanando le situazioni in cui gli uffici ed i laboratori sono sovraffollati e non adeguati - alcuni risultati ( pur dovendo ricorrere a segnalazioni all’USL ed al Ministero) si sono avuti ma restano vecchie situazioni irrisolte (es. l’Ufficio attività Grafiche ) ed anche situazioni di “insicurezza” in strutture nuove (es. Reggio Emilia). Per ora più che sicurezza sembra ci sia un velo di sola “burocrazia” fine a se stessa, una sorta di “finzione”.
A.U.O- Policlinico Universitario -
Sebbene il nostro Ateneo abbia un “grado” di integrazione Università-Azienda ospedaliera ,per quanto ne so, “unica” in Italia non c’è un riconoscimento economico integrativo per tutti. Ai lavoratori universitari (compresi gli EP) operanti nelle strutture Policlinico e AUSL (es. Baggiovara ) va garantito da parte dell'ateneo l'applicazione delle norme contrattuali di maggior favore tra il CCNL Sanità e quello Università, il pagamento delle differenze stipendiali dovute.
Riforme Statutarie
La raccolta firme, sono circa 200 attualmente, proseguirà e si chiederà con fermezza un “vero” sistema democratico con il diritto diretto di ognuno di noi a votare per Rettore, rappresentanti in Consiglio di amministrazione ed una volta ottenuto i Senato Accademico.
Il 5 novembre nelle prima riunione del Consiglio del Personale Tecnico amministrativo (CPTA) mi è parso di capire che i Componenti si stessero già “rimangiando” quanto detto: molti non hanno alcuna intenzione di designare i Vostri Rappresentanti in C. di A. (Consiglio di Amministrazione) in base ai voti da voi espressi!
Quindi si continuerà a chiederà il diritto di votare per l’elezione del Rettore. Se necessario si acconsentirà anche ad un voto ponderato sottolineando però che la % di voto dovrà essere ponderata in relazione ai votanti e non agli aventi diritto in modo cioè da non diminuire il nostro peso se a votare ci andassero pochi colleghi.
Allo stesso modo si chiederà il riconoscimento di un rappresentante del personale tecnico amministrativo in Senato Accademico ma, considerata la delicatezza dell’argomento, il mandato dovrà essere annuale non rieleggibile per un anno.
I punti su riportati rappresentano un breve riassunto degli scopi che RdB vuole perseguire con riferimento al nostro Ateneo (c’è naturalmente anche la programmazione Nazionale a cui rinvio per chi ha tempo e voglia di approfondire).
Per il nostro Ateneo ho cercato di tener conto dei risultati ottenuti, delle esigenze prioritarie, delle problematiche che si sono evidenziate nel tempo e soprattutto delle peculiarità del nostro ateneo.
Considerato quello che vedo in giro (soprattutto ora sotto elezioni) e senza voler offendere nessuno voglio anche sottolineare a tutti che in questi anni ho lavorato in buona fede, onestamente e per quanto possibile imparzialmente. E mia intenzione, con il vostro consenso, continuare onestamente a tutelare gli interessi di tutti ad un lavoro onesto, dignitoso e migliore!
In poche righe perché votare RdB ? ( secondo me)
Per un salario fisso più alto e più equo: con RdB tutti hanno avuto la progressione orizzontale! prima centinaia di colleghi sono stati esclusi.
RdB ha sempre contestato i “costi Dirigenziali” mentre un dirigente è ex SNALS ed un altro è ex CGIL….
RdB ha sempre sostenuto il diritto ad una retribuzione dignitosa, stabile e totalmente “pensionabile”,
RdB chiede da sempre il ripristino di un meccanismo di indicizzazione del salario, una politica fiscale e tariffaria che privilegi i redditi meno elevati;
RdB è l’unico sindacato a chiedere la salvaguardia di pensioni liquidazioni e TFR;
RdB ha sempre chiesto “benefits” per i lavoratori, dall’aumento dei buoni pasto ai contributi per gli asili nido.
RdB ha sempre chiesto un’equa distribuzione delle progressioni verticali mentre molti RSU e militanti di altri Sindacati hanno ottenuto anche due progressioni verticali in poco tempo: altri rimanevano “fermi” !
Per poter lavorare tranquilli conservando la nostra dignità senza rinunciare a riconoscimenti professionali: RdB ha “denunciato” pubblicamente le ingiustizie ed ha sempre chiesto il riconoscimento al lavoratore di diritti chiari su mobilità, formazione, indennità e progressioni/carriere.
Per ricordare agli altri Sindacati che esistono per tutelare i lavoratori e non i propri interessi o gli interessi di “pochi amici”: RdB ha sempre evidenziato le contraddizioni dell’agire sindacale cercando di “correggere” i comportamenti palesemente contro i lavoratori;
Per guardare al futuro con maggiore serenità: un sindacato vero, imparziale ci vuole perché se non sei nel “giro” puoi avere dei problemi, se sei o credi di essere nel “giro” possono sempre “buttarti fuori”;
Per ulteriori informazioni, proposte, problemi o anche semplici curiosità potete contattarmi senza esitazioni: E-mail: Buonanno.fulvioalessandro@unimo.it
Vi ricordo inoltre i siti internet:
e
I Candidati proposti dalla lista RdB per queste elezioni RSU sono:
Buonanno Fulvio - Amministrativo
Farioli Franco - Amministrativo
Buonanno Amedeo - Amministrativo
Botti Claudio – tecnico informatico
Cutolo Paola – Tecnico sociosanitario
Vi ringrazio comunque per il sostegno i consigli, le critiche e le parole di “conforto” di questi anni e Vi invito ad andare a votare numerosi per sostenere le vostre idee qualunque queste siano.
Modena, 4 Novembre 2007