UNIVERSITA' DI TRIESTE: L'INDUSTRIA DEL BUIO....

Trieste -

In questi giorni la direzione amministrativa ha inviato a tutto il personale copia dell'atto dirigenziale numero 420 del 30/08/07 con il quale si dovrebbe completare la prima parte della ristrutturazione degli uffici amministrativi dell'ateneo. In allegato vi inviamo il testo con le osservazioni di questo sindacato RdB-CUB (che fa seguito alle altre nostre prese di posizione già presentate a futura memoria).
A noi pare che il testo dell'atto si commenti da sé. Si tratta di vuoto spinto: finalità istituzionali che diventano <obiettivi> per compiacere alcuni e regalare le note prebende, percorsi di carriera "ad personam", promesse non mantenute (della serie: semplificherò le strutture...) e così via.
Fra le tante, spicca per "stravaganza" la "singolare" vicenda di quella dipendente di categoria C1, impiegata da poco a tempo DETERMINATO e, lesta lesta, già nominata responsabile di settore. Naturalmente, ne siamo certi, la persona ha gran talento e competenze da vendere. Il fatto che sia a tempo determinato, passata per servizi diversi, da poco assunta... è solo un caso.

Sotto altri aspetti si sfocia nel grottesco: l'ufficio <programmazione, sviluppo organizzativo e controllo di gestione> è articolato su due sotto-strutture: in pratica dei tre dipendenti che ne fanno parte ciascuno è a capo di sé stesso (la loro mobilità interna sarà una sorta di gioco delle tre carte). La chiamano semplificazione e contenimento dei costi, si traduce sacrifici per la maggioranza dei lavoratori, vantaggi per alcuni.

Non c'è che dire, una bella industria del buio!