22 settembre 2025 una giornata di mobilitazione senza precedenti!
La mobilitazione continua: USB proclama lo stato di agitazione permanente e l'occupazione di cento piazze per Gaza. A partire da venerdì 26 settembre.
L’Unione Sindacale di Base da subito ha preso una posizione chiara e netta contro le azioni di Israele in Palestina.
Accanto agli studenti di Cambiare Rotta e di OSA e ai tanti comitati spontanei di cittadini abbiamo aperto dibattiti e messo in campo azioni nelle scuole e nelle università chiedendo che le istituzioni pubbliche prendessero le distanze dal Governo di Israele. USB ha denunciato con fermezza l’inerzia del Governo italiano e dell’Unione Europea, colpevoli di non imporre sanzioni e di mantenere relazioni istituzionali con Israele nonostante la gravità della situazione.
Un percorso partito dalla coscienza di pochi che è cresciuto, ogni giorno con la rabbia della gente di fronte al massacro di bambini innocenti.
L’aggravarsi della situazione, il coraggio della Sumud Flottilla, il grido di solidarietà partito dai lavoratori del porto di Genova “se succede qualcosa alla Flotilla Blocchiamo tutto”, lo sdegno per ciò che stava accadendo e la vergogna per il silenzio del nostro governo ci ha spinti a proclamare lo SCIOPERO GENERALE che ha coinvolto tutte le categorie pubbliche e private, circa un milione di persone, scuotendo il Paese da nord a sud.
Il messaggio era chiaro e forte: fermare il genocidio in corso nella Striscia di Gaza, denunciare le complicità istituzionali che lo alimentano e che continuano a vendere le armi ad Israele, attraverso le proprie partecipate, e a non voler mettere le sanzioni per fare pressioni sul governo di Netanyahu.
Dai treni ai porti, dalle scuole alle università, l’Italia si è fermata.
La risposta popolare ha superato ogni aspettativa, scuotendo il Paese da nord a sud. In oltre cento città fiumi di persone si sono ritrovate per protestare contro quella che non è più (ammesso che lo sia stato mai) una guerra, ma un vero e proprio genocidio, per protestare contro l’indifferenza complice dei governi. Studenti, lavoratori, attivisti e volontari, intere famiglie hanno unito le voci in un coro di solidarietà, chiedendo la fine dell’economia di guerra e il blocco delle relazioni commerciali con Israele.
Questa mobilitazione ha dimostrato che la solidarietà non è solo una parola, ma un’azione concreta. Ha riportato al centro del dibattito pubblico la questione palestinese, ha smosso coscienze e ha dimostrato che il popolo italiano, quando chiamato a scegliere tra indifferenza e giustizia, sa da che parte stare.
La coerenza e la lealtà che ci ha contraddistinto in questi mesi ha riconosciuto a USB lo scopo unificante dello Sciopero Generale e il 22 settembre è stato storico.
Ma non abbiamo finito! La Flottilla in nottata ha subito attacchi e l’assedio a Gaza continua con maggiore intensità.
USB PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE PERMAMENTE E L’OCCUPAZIONE DI CENTO PIAZZE PER GAZA. A PARTIRE DA VENERDÌ 26 SETTEMBRE
► https://www.usb.it/leggi-notizia/cento-piazze-permanenti-per-gaza-1241.html
Invitiamo tutte e tutti a partecipare: la mobilitazione non si ferma!