CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO IL CAROVITA. IL 26 OTTOBRE NO CARO VITA DAY PER I DIPENDENTI PUBBLICI

Una giornata di protesta per condizioni salariali dignitose che vede coinvolti i pubblici dipendenti, in particolare il personale dell’Università ulteriormente penalizzato per il livello retributivo più basso tra i pubblici dipendenti.

Roma -

Dopo le riuscite giornate di protesta del 3 ottobre  e del 12 ottobre contro il carovita, gli aumenti delle bollette e le speculazioni sull’energia, USB Pubblico Impiego lancia una campagna per i dipendenti pubblici.
La giornata di mobilitazione nazionale contro il carovita, in programma per mercoledì 26 ottobre, sarà l'occasione per presentare le 5 proposte salariali urgenti con cui si intende risollevare le condizioni economiche dei dipendenti pubblici in un periodo caratterizzato dal carovita galoppante: 

  1. Rinnovo immediato dei contratti collettivi nazionali del lavoro nel pubblico impiego: il CCNL dell’Università è ormai scaduto da 4 anni e quelli sottoscritti sono già scaduti da più di un anno. Una prassi oramai inaccettabile, per la quale USB in segno di protesta ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica;
     
  2. Aumenti salariali adeguati al reale costo della vita, per recuperare il potere d’acquisto perso negli anni: al momento l'indice considerato per l'inflazione è l'IPCA, (Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i Paesi dell'Unione Europea), che nel calcolo non prevede i costi energetici. USB chiede che gli aumenti contrattuali facciano riferimento all'inflazione reale, includendo quindi anche l'inflazione energetica;
     
  3. Aumento del valore del buono pasto, detassato e monetizzato, garantito a tutto il personale: a fronte di una situazione che non solo vede una forte perdita del potere di acquisto per i lavoratori pubblici, ma che ha anche già rotto nella realtà i vincoli della stabilità monetaria per effetto di un euro fuori controllo, si impone un necessario adeguamento di ogni forma di salario, anche indiretto come il welfare e come il buono pasto che al momento nella PA non può superare il valore di 7 euro per effetto della legge di stabilità.  La proposta di USB è di portare il valore del buono pasto in linea con il carovita, anche monetizzabile, innalzando fino a tale soglia l'esenzione fiscale;
     
  4. Indennizzo spese energetiche e riconoscimento buono pasto per lavoratrici e lavoratori in smart working: USB ritiene che sia giusto ed opportuno erogare un'integrazione per le bollette, oltre che il buono pasto a chi svolge il lavoro in smart working, in quanto chi sceglie questa modalità di lavoro è maggiormente esposto agli incrementi del carovita;
     
  5. 14 esima mensilità inserita stabilmente nella retribuzione: il pubblico impiego non gode della 14esima mensilità in busta paga. Quella che all’Università viene impropriamente chiamata 14esima non è altro che l’indennità di Ateneo (denominata di Ente negli altri comparti della PA), è infatti inserita nel CCNL tra le voci del trattamento accessorio e, pertanto, non pensionabile. USB vuole che sia prevista una mensilità tabellare, aggiuntiva alla 13esima mensilità.

USB Università invita le lavoratrici e i lavoratori dell’Università a partecipare alle iniziative di mobilitazione contro il carovita e per adeguamenti salariali urgenti che si svolgeranno il 26 OTTOBRE un po' in tutta Italia sia fuori che dentro i luoghi di lavoro.      

Seguite la campagna sul sito https://pubblicoimpiego.usb.it .

BUONA LOTTA!

USB PI – UNIVERSITA’