MANTENERE LA ROTTA
La posizione di USB (è tempo di dare, non di togliere) era ed è ancora oggi valida.
La scorsa settimana si è svolto un incontro fra l’amministrazione universitaria, RSU (rappresentanti sindacali unitari, eletti dal personale) e sindacati.
Per quanto riguarda il fondo incentivante per gli anni 2021 e 2022 (entrambi sostanzialmente conclusi o in via di conclusione con le firme di quanti approvano quella distribuzione di risorse) USB ha ribadito di non sottoscrivere gli accordi.
La posizione di USB (è tempo di dare, non di togliere) era ed è ancora oggi valida.
Nel contempo, USB ha voluto ragionare anche in prospettiva futura ricordando, ancora una volta, che modificando alcuni regolamenti di ateneo (ad iniziare da quello dedicato alle prestazioni per conto terzi) e istituendo una modesta aliquota di prelievo su tutte le entrate diverse dal FFO – Fondo di funzionamento ordinario, sarebbe possibile aumentare le risorse da dedicare a tutto il personale.
In più, USB ha illustrato e depositato agli atti una proposta di istituzione di un <Progetto di ateneo>. Nella proposta USB, esso è uno strumento cofinanziato dall’ateneo attraverso risorse di bilancio, quale leva per una distribuzione motivata, trasparente, oggettiva, inclusiva, di risorse a favore del personale universitario contrattualizzato, per lo svolgimento di attività istituzionale in orario di servizio.
Come primo esempio di progetto di ateneo, USB ha voluto iniziare dalla necessità\opportunità di un nuovo applicativo per la rilevazione delle presenze\assenze. Com’è noto, infatti, quello acquistato sul mercato è inadeguato. Così ci è parso una buona idea quella di chiedere la sua sostituzione con uno nuovo fatto in proprio, con personale universitario opportunamente incentivato. In allegato la proposta USB con gli estremi del protocollo di ateneo.
In conclusione, USB ha chiesto all’ateneo se vi fossero modifiche rispetto al lavoro agile per il personale equiparato ai fragili (vale a dire colleghi e colleghe con patologie fisicamente e psicologicamente pesanti, per quanto non così gravi da dover essere inseriti fra i fragili propriamente detti).
Non appena l’ateneo ha informato i presenti che, probabilmente, questi nostri colleghi dovranno ritornare in ufficio, USB ha immediatamente ribadito l’opportunità di una interpretazione estensiva, costituzionalmente orientata, delle norme vigenti. In subordine ha chiesto la stipula di contratti di telelavoro secondo le modalità che potete leggere nell’allegato proposta inviata, poche ore dopo, al protocollo.
USB – Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego
Università degli studi di Trieste