PAVIA: SOLO RdB CONTRO IL TAGLIO DELLE PEO
RdB non sottoscrive il taglio delle PEO
Si è tenuto finalmente il 15 luglio l'incontro per cercare un accordo d'ateneo per il 2009 e il 2010 che fronteggiasse la riduzione di salario prevista dal prossimo decreto Brunetta e garantisse la la stabilizzazione del salario accessorio attraverso il suo spostamento sullo stipendio base come PEO per tutti.
Le OO.SS. e la RSU ci sono andate sulla base di una rivendicazione che garantisse le PEO, attraverso il recupero di quel 10% del salario accessorio tagliato dalla legge 133, e i livelli di salario accessorio esistenti.
L'Amministrazione ha risposto di non poter garantire il rientro del 10% di taglio del salario accessorio (si tratta di provvedimenti che solo il governo può garantire) ma non ha ha preso in considerazione altre possibilità di intervento. Molte invece le promesse (se rientrasse il taglio del 10% massima disponibilità a discuterne, massima disponibilità a discutere qualche intervento sul conto terzi ma per il 2010, ecc. ecc.)
In sostanza l'Amministrazione ha messo RSU e OO.SS. Di fronte ad un aut-aut: "o accettate la proposta che vi ho fatto e non se ne fa nulla".
"Proposta" che andrà a scatenare un vera guerra tra i lavoratori perchè a fronte di 600 lavoratori che hanno già maturato i requisiti e altri che li matureranno nel 2010 viene garantito il passaggio a circa 90 per il 2009 e 110 per il 2010.
Dopo anni di PEO per tutti o quasi, questa "proposta" l'Amministrazione anticipa nei fatti il decreto Brunetta che le PEO le vuole riservare a pochi eletti selezionati dai capi.
E pensare che la richiesta di apertura del confronto era nata proprio per mettere al sicuro -- attraverso le PEO per tutti -- il salario di produttività che Brunetta vuol tagliare o cancellare al 75% del personale !
A questo punto non c'erano nemmeno più le condizioni minime per discutere ma l'Amministrazione ha avuto buon gioco delle resistenze sindacali grazie a quanti continuano a fidarsi delle promesse di recupero del 10% del salario accessorio tagliato da Brunetta.
E l'accordo c'è stato. E nei prossimi giorno dovrebbe passare all'approvazione del CdA prima della firma definitiva.
Unica Organizzazione che non l'ha sottoscritta: RdB.
Per noi di RdB non è possibile sottoscrivere accordi fondate su promesse che tral'altro L'Amministrazione non può garantire (il recupero del 10% del salario accessorio semmai ci sarà è questione di scelte governative e non d'ateneo!) quando l'unica certezza è che questa volta il 70%-80% degli aventi diritto alle PEO non passerà !
A questo punto va convocata l'assemblea generale dei lavoratori prima della sottoscrizione definitiva dell'accordo e ci auguriamo che possa essere convocata unitariamente al più presto anche se siamo in periodo pre-ferie.
RESOCONTO INCONTRO 9 LUGLIO
Piano Assunzioni
L''Amministrazionen ha presentato un documento articolato e complesso (Piano Assunzioni 2009) con cui si dà applicazione alla sequela di norme che a partire dalla legge 133 a finire alla legge 1 del 2009 hanno inciso profondamente sulla spesa, i diritti e l'organico dei lavoratori tecnico-amministrativi scaricando solo su di loro tagli e difficoltà dei bilanci degli atenei. Abbiamo constatato infatti che l'Amministrazione nell'annunciare i piani di assunzione 2009 mostra di aver preventivato risparmi sulla spesa - per rispettare i vincoli di legge alla spesa del personale - in gran parte a carico del personale tecnico-amministrativo. Col che ci siamo a trovare a dover constatare ancora una volta che i tagli ai bilanci degli atenei, come già l'applicazione delle norme inique del decreto Brunetta dell'anno scorso, vanno incidere in gran parte sul personale tecnico-amministrativo e di conseguenza anche sul servizio.
Il Piano assunzioni prende atto del calo progressivo e sempre più accentuato degli organici del personale t-a ma invece di farne un problema di protesta contro le norme di legge e di ripensamento della gestione pro-docenza della spesa, mette in campo tutta una serie di contromisure: riorganizzazioni, mobilità, esternalizzazioni dei servizi ecc. ecc. che andranno a ricadere ancora una volta sul personale t-a in termini di carichi e responsabilità di lavoro, mobilità coatta, smantellamento di interi servizi e dispersione di professionalità......
Ci è parso doveroso sollevare la ns. protesta contro questo modo di affrontare questa emergenza chiamando in causa il disimpegno dei Rettori, ormai palese, dalle iniziative volte a imporre al governo il rifinanziamento dei bilanci da parte del governo e quanto meno negli atenei da una distribuzione equa dei sacrifici su tutte le componenti dell'Università.
E per questo che, chiamati a dare un nostro parere, abbiamo dato parere negativo criticando la pretesa di far passare per "buona amministrazione" i sacrifici imposti ai soli lavoratori tecnico-amministrativi.
Abbiamo anche dovuto constatare che accanto a queste nostre critiche di metodo sono emersi dubbi e perplessità, espressi da altri rappresentanti sindacali, anche sulle conclusioni del documento (in relazione - ad esempio - alle progressioni verticali sia per le modalità di progressione sia per la distribuzione delle progressioni tra le varie professionalità) che ci hanno confortato nel dire no a un documento di "buona amministrazione" ... dei tagli sul personale.
Rinnovo contratto d'ateneo
La questione all'odg. era se i tagli del 10% del salario accessorio (Brunetta Legge 133) siano stati rimossi o meno dal DPCM del 2 luglio. A noi la questione è sembrata meno importante della prevista approvazione del decreto legislativo di Brunetta (in applicazione della legge 15 del 2009) che prevede in tema di salario la cancellazione totale per il 25% del personale (circa 200 persone in ateneo) e il dimezzamento per un altro 50% (circa 400) del salario accessorio di produttività conquistato in 30 anni di contrattazione integrativa.
Un abominio di fronte al quale non sono indifferenti i rappresentanti sindacali dei lavoratori (infatti il sindacato di base ha organizzato lo sciopero generale dei lavoratori pubblici del 3 luglio) e non può esserlo nemmeno la controparte, la dirigenza d'ateneo, che di fronte una simile evenienza non può limitarsi all'applicazione delle norme di legge in nome della "buona amministrazione" e scrollarsi di dosso la responsabilità di difendere l'autonomia universitaria solo quando questa tocca la docenza: il personale t-a è parte integrante e meritoria del successo delle autonomie universitarie e la dirigenza ha il dovere di difenderla...
Dal momento che l'approvazione di questo decreto può avvenire anche a breve e dal momento che il decreto Brunetta prevede che non verrano toccati comunque fino al dicembre 2010 i salari accessori in godimento purchè si sia provveduto a rinnovare l'accordo d'ateneo, abbiamo chiesto la convocazione urgente del tavolo di trattativa per cercare di arrivare ad un accordo per il 2009 e il 2010.
Su questa richiesta si sono ritrovati naturalemnte RSU e ci è parso di tutto l'arco delle sigle sindacali d'ateneo: Questa unità di intenti ha determinato l'Amministrazione a una risposta che valuteremo assieme nei prossimi giorni. In sostanza l'Amministrazione sembra intenzionata a prendere in considerazione la richiesta e anzi a si dice pronta a facilitare il percorso per arrivare a un accordo. Andremo a verificare con RSU e altre OO.SS.
Intanto ribadiamo i nostri obiettivi a tutela dei lavoratori tecnico-amministrativi su cui sfidiamo Rettore e dirigenza d'ateneo di cambiare la politica di gestione fondata sull'accollare i sacrifici ai soli lavoratori t-a e semmai ad assumersi la responsabilità di rivendicare presso la CRUI, il Ministero ecc. un cambio della politica di smantellamento dei servizi e svilimento della funzione del personale t-a negli atenei.
1. Stabilizzare tutti i lavoratori precari e sbloccare prioritariamente le assunzioni per i lavoratori tecnico-amministrazioni sono le
uniche scelte che possono garantire continuità, funzionalità e adeguamento dei servizi alle necessità dell'ateneo
2. Ricoscimento economico e professionale dell'impegno e del ruolo dei lavoratori t-a nell'ambito delle trasformazioni in atto nel sistema universitario italiano sono i veri incentivi altro che le "valutazioni" del min. Brunetta per ridurre la spesa a carico del solo personale t-a dimezzando o negando i salari di produttività conquistati con la contrattazione integrativa al 75% dei lavoratori
pavia, 9 luglio 2009