UNIVERSITA’ DI GENOVA: LE LOTTE UMANITARIE SOTTO PROCESSO
Stasera, 27 settembre, la Genova che vuole rimanere umana renderà omaggio agli studenti in lotta in Rettorato.
Genova capitale della solidarietà con centinaia e centinaia tonnellate di aiuti alimentari per la popolazione vittima del genocidio.
Genova ora simbolo della repressione attraverso l’Istituzione simbolo di quelli che dovrebbero essere valori universalmente riconosciuti, il diritto umanitario e la condanna a un genocidio che non avremmo mai pensato di vedere nel ventunesimo secolo.
Da sempre il Rettore Delfino si sottrae al dialogo con gli studenti del collettivo “Cambiare Rotta”, dalle lotte contro le collaborazioni con Israele all’incatenamento delle studentesse contro le molestie di genere.
In molte Scuole e Università si stanno verificando occupazioni, dall’Università di Genova parte la repressione: nel mondo rovesciato, chi combatte contro un genocidio viene denunciato da chi ne è complice.
Dopo la mossa della “Mozione per la pace” approvata dal C.D.A. (mozione che non distingue tra le guerre e il genocidio in atto e non ha alcuna conseguenza pratica, congegnata come finta mediazione per attribuire agli studenti la responsabilità della mancanza di dialogo) Delfino procede a una doppia denuncia, per vilipendio e interruzione di pubblico servizio, ben consapevole delle conseguenze che gli occupanti possono subire in base al Decreto Sicurezza.
La stragrande maggioranza del Personale tecnico-amministrativo, durante l’assemblea straordinaria convocata dalla R.S.U. il 25 settembre ha mostrato solidarietà all’azione studentesca e condanna per la mancanza di dialogo mostrata dalla governance, oltre ad approvare quasi all’unanimità una mozione da presentare al Senato accademico per l’interruzione dei rapporti di collaborazione con Israele.
Il confronto non può ripartire senza il ritiro delle denunce. La mobilitazione fermerà la repressione.
Stasera, 27 settembre, chi lavora in Università si sentirà ancora più tradito dal proprio Ente.
Raggruppamento alle 19 presso Music for peace, partenza della fiaccolata 20.30, passaggio da Via Balbi per l’omaggio agli studenti, quindi convergenza verso la cattedrale di San Lorenzo per unirsi alla veglia per la pace
USB UNIGE