13 DICEMBRE È SCIOPERO GENERALE: portiamo le istanze dell'Università!

La Consulta della Corte Costituzionale ha bocciato pochi giorni fa la manovra del Governo con una sentenza che stabilisce che, prima di tagliare sulla Sanità e sul diritto alla salute, occorre ridurre altre spese. Tutto questo mentre in Italia, oltre che in Europa, si rilancia la corsa al riarmo ed alle spese militari.

Roma -

Dalla Legge di Bilancio che il Governo ha trasmesso al Parlamento, si può valutare che per il 2025 le cifre di competenza delle spese militari arriveranno al record storico di 32.023 miliardi di euro, con un aumento del 12,4% rispetto al 2024 (+3,5 miliardi in un anno) e del 60% sul decennio. Una quota sempre più rilevante di queste risorse (13 miliardi) è destinata agli investimenti per nuovi sistemi d’arma (Fonti Mil€x, Osservatorio sulle spese militari italiane).          

Pur in un contesto di risorse scarse, il Governo ha scelto di ubbidire alle indicazioni della Nato e di diminuire il finanziamento di altre voci di spesa, ricorrendo ai tagli lineari, peraltro già applicati negli ultimi anni.

La  verità è che, oltre alla Sanità, anche l'Istruzione, lo Stato Sociale e i servizi pubblici in generale sono in sofferenza.

La manovra dei tagli lineari del Governo, oltre alle implicazioni dell'autonomia differenziata, proietta prospettive pessimistiche su tanti fronti tra cui quello del finanziamento del sistema universitario pubblico. Negli Atenei si registra la necessità di un adeguamento nell'organico con un serio piano assunzionale (anche tramite lo scorrimento delle graduatorie degli idonei e la stabilizzazione dei precari) e l'aumento dei fondi per le spese correnti sostenute dagli atenei per il loro funzionamento è sempre più urgente.

Nel frattempo, non perdiamo di vista quello che succede su un altro fronte molto importante, quello del CCNL Funzioni centrali che determina il trend che si seguirà anche sugli altri rinnovi relativi ai vari settori del pubblico impiego, per cui anche rispetto alla trattativa che verrà avviata a breve per il CCNL Istruzione e Ricerca.
La partita che si gioca sulle Funzioni Centrali riguarda tutti. Gli aumenti proposti non sono assolutamente rapportati all'attuale inflazione e la pressione diventa ancora maggiore in quanto sta venendo meno il contro bilanciamento dello stato sociale. A maggior ragione per i lavoratori del settore Università che si collocano ai livelli retributivi più bassi nel pubblico impiego.            
Da qui l'auspicio che la pressione al rialzo possa poi trainare anche le altre trattative contrattuali nel resto della pubblica amministrazione. A tal proposito, diventa decisivo l'esito del referendum che le sigle non firmatarie di quel contratto stanno organizzando per respingere le misere concessioni dell'ARAN e chiedere risorse adeguate alla difesa del potere d'acquisto dei salari nella Pubblica Amministrazione.

A fronte degli imponenti tagli al FFO ed al generale disinvestimento della ricerca pubblica (soprattutto quella di base), agli attacchi allo stato sociale, come USB Università rispondiamo aderendo convintamente allo SCIOPERO GENERALE del 13 DICEMBRE, tappa fondamentale per rilanciare la nostra azione sindacale a favore di chi lavora nelle università di tutta Italia.

Per queste e per tante altre ragioni, saremo nelle piazze di Milano e Roma, insieme ai lavoratori ed alle lavoratrici degli altri settori del pubblico impiego, ma anche del settore privato e del Terzo settore, per dire un NO chiaro e netto alla manovra del Governo ed all'economia di guerra alla quale ci sta condannando.

DOPPIO APPUNTAMENTO PER LO SCIOPERO DEL 13 DICEMBRE 
NELLE PIAZZE DI MILANO E ROMA:

MILANO: CONCENTRAMENTO ALLE ORE 10:00 A PORTA VENEZIA    

ROMA: CONCENTRAMENTO ALLE ORE 9:30 A PIAZZALE TIBURTINO

Dicembre sarà anche un mese decisivo su un altro fronte: al 31/12/2024 si procederà alla rilevazione dei dati delle iscrizioni ai vari sindacati decisivo per il prossimo triennio, per cui invitiamo ad aderire con URGENZA a USB Pubblico Impiego per rafforzare quella che in Italia è la più importante realtà sindacale di opposizione allo status quo e spostare così INSIEME l'ago della bilancia a favore dei lavoratori e delle lavoratrici sia nel nostro settore che in generale nella Pubblica Amministrazione.

PER ISCRIVERTI A USB PUBBLICO IMPIEGO, CLICCA QUI OPPURE COMPILA LA SCHEDA IN ALLEGATO ED INVIALA CON COPIA DEL TUO DOCUMENTO D'IDENTITA' A: universita@usb.it

ISCRIZIONE ONLINE: https://www.usbpi.it/iscriviti

Più forte noi, più forte tu!

USB P.I. Università